Aggressione Santa Colomba, l'autista chiede 100mila euro di danni allo Stato

Di Redazione | 22 Dicembre 2017 alle 12:56

Aggressione Santa Colomba, l'autista chiede 100mila euro di danni allo Stato

Da gennaio 2017 Sako non fu più monitorato e venne rilasciato dopo un’altro reato

Nella prima udienza di ieri del processo a carico di Salif Sako , l’ivoriano che aggredì il 29 luglio a Santa Colomba con tre coltellate l’autista della Tiemme Alessandro Martini, il legale del conducente del pollicino Daniele Bielli, ha fatto richiesta di danni allo Stato, per circa 100mila euro, chiamando in causa la Presidenza del Consiglio quale responsabile civile. Per decidere su questo si è arrivati al rinvio, all’11 gennaio. Anche un carabiniere si è costituito parte civile.

La richiesta di un equo indennizzo sta nel fatto che lo Stato aveva la responsabilità sul controllo dell’immigrato. Arrivato a Monteriggioni nel 2014, fu allontanato dal centro di accoglienza di Santa Colomba per alcune intemperanze, e una volta perso lo status di richiedente asilo, nel gennaio 2017, non sarebbe stato di fatto più sottoposto ai controlli medici in virtù del suo certificato disagio psichico. L’ammissione è della stessa Prefettura di Siena, con un documento datato 28 agosto, inviato al sindaco di Monteriggioni come risposta a una mozione in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle che chiedeva lumi sui trascorsi dell’africano: “Ad ogni modo – si legge nella nota del prefetto Gradone – fino alla revoca delle misure di accoglienza, nella consapevolezza del suo disagio mentale, il giovane fu sottoposto a costanti visite”.

Da lì in poi, aiutato da alcune Caritas, Sako vagabondò in attesa dell’espulsione, e prima picchiò un capotreno a Poggibonsi, venendo rilasciato, poi impugnò il coltello per uccidere.

 



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