Alessandro Pinciani presenta la sua candidatura a sindaco di Siena

Di Redazione | 10 Aprile 2018 alle 12:59

Alessandro Pinciani presenta la sua candidatura a sindaco di Siena

Pinciani presenta la candidatura a sindaco e non risparmia un duro attacco al Partito Democratico cittadino e al suo candidato Bruno Valentini

Questa mattina presso il Bar Cor Magis in via del Porrione, Alessandro Pinciani dell’associazione Confronti, ha presentato la sua candidatura a sindaco di Siena per le prossime amministrative comunali.

Pinciani guiderà una lista civica pronta a coinvolgere chi, all’interno del Partito Democratico, è rimasto deluso dalla scelta della candidatura a sindaco di Bruno Valentini.

Ecco le sue parole durante la conferenza stampa di questa mattina, dove non ha risparmiato parole di dissenso verso il candidato PD Bruno Valentini:

“Riteniamo Valentini inadeguato a ruolo di sindaco di questa città – dice Pinciani – non c’è nessuna ripicca, né personalismi, ma tutto quello che il sindaco Valentini ha promesso nella scorsa campagna elettorale non è stato mantenuto. Siamo determinati nell’esprimere il nostro dissenso, anche all’interno del partito. Vogliamo difendere il futuro di questa città – continua Pinciani – non giriamo le spalle a nessuno, aspettiamo all’interno della nostra lista chi non ha risparmiato critiche al Valentini. Il cambiamento tanto professato nella scorsa campagna elettorale, si è rivelato un insieme di falsità. Il principio che ci ha guidato qua è un principio di coerenza. Il PD ha preferito rintanarsi dentro il suo guscio aspettando che la tormenta finisca.

Pinciani prosegue chiarendo la posizione all’interno del partito:

Non usciamo dal PD, ma non appoggiamo questa idea di partito – chiarisce Pinciani – la nostra alternativa sarà creare una lista con candidato autonomo, questo non è uno strappo col PD, noi ci siamo espressi gli altri no.

Il vero problema che rimane – sottolinea Pinciani – è che a Siena manca una vera e propria classe dirigente, se ci fosse stata non avrebbe permesso la crisi di questa città e una tale situazione politica”

 

Andrea Mari



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