Alessio Migheli, fisioterapia e tanta grinta

Di Redazione | 6 Agosto 2016 alle 17:11

Alessio Migheli, fisioterapia e tanta grinta

Alessio Migheli prosegue la fisioterapia con grinta e spera di tornare presto a cavallo

Un 2016 abbastanza tormentato per Alessio Migheli: a febbraio la frattura della tibia dopo un calcio ricevuto da un suo cavallo in scuderia, la ripresa velocissima che lo ha rivisto montare dopo pochissimo tempo e vincere anche il Palio di Ferrara, ma poi la brutta caduta il 2 luglio sera a San Martino. Una caduta che rimarrà impressa per molto tempo. Girolamo è rimasto a terra, privo di conoscenza ed in tanti hanno temuto il peggio.

Un bollettino medico davvero allarmante: frattura ad entrambe le clavicole, scapola destra rotta, otto costole rotte con fratture multiple e uno pneumotorace che non faceva ben sperare.

Non si è però perso d’animo ed a solo un mese da questa tremenda esperienza riesce già ad avere il sorriso sulle labbra e a pensare positivamente anche a ciò che è accaduto.

Alessio, come stai?

Lo ammetto, questa volta non è stata e non è una passeggiata. I dolori sono stati intensi. Oggi però posso dire di stare meglio ed è già molto. Non provo dolore ogni momento della giornata ma solo la sera. Rispetto ai primi tempi quindi adesso è davvero oro! Anche l’operazione alla clavicola destra è riuscita bene. Il pneumotorace è rientrato nella norma. Ho fatto la prova del respiro in piscina ed è andata bene. Non sono certo in forma splendida ma già sentire meno dolore, sapere che le cose si stanno risolvendo, vedere quanto la fisioterapia mi aiuti, mi da la forza per continuare a combattere.

C’è qualcuno che vorresti ringraziare in modo particolare?

Sicuramente il dottor Crainz che mi ha operato e, come sempre, il dottor Causarano che mi segue da vicino. A febbraio aveva fatto miracoli e dopo pochissimo tempo ero già a cavallo. Questa volta la strada sarà più lunga. Abbiamo deciso di comune accordo di aspettare la fine del mese. A quel punto dovrei riuscire a montare a cavallo senza sentire dolore e fisicamente libero dalle fratture scomposte. Inoltre, voglio ringraziare i ragazzi della Pubblica Assistenza. Ho visto il filmato della mia caduta. I ragazzi sono stati preparatissimi, veloci a portarmi via da Piazza eseguendo una manovra lampo in una situazione difficile anche per loro. Vorrei un giorno ringraziarli anche personalmente.  Ringrazio anche la mia famiglia e gli amici che mi sono stati e mi stanno davvero vicino. Ho anche scoperto che tanti senesi tengono a me. In molti, anche persone che non conoscevo, sono venuti a trovarmi in ospedale e poi a casa e questo fa davvero tanto piacere e ti dà la carica giusta per affrontare anche momenti difficili come questo e tornare al meglio il prima possibile.

Come si svolge la tua giornata?

La mattina vado in scuderia dove ho i miei cavalli. Li sta montando Giosuè Carboni e li porterà lui alle previsite e poi se passeranno alle prove di notte e Tratta. Poi tante ore di fisioterapia ogni giorno. Voglio davvero tornare il prima possibile a cavallo. E sento che con la fisioterapia i dolori sono meno intensi. La sera ho riscoperto il piacere di fare qualche cena fuori con gli amici. Prima, lavorando tantissimo, avevo meno tempo. Gli amici mi stanno vicino e cercano di farmi svariare la sera quando appunto il dolore, non posso negarlo, è più intenso.

Con te a fare fisioterapia c’è anche Salasso?

Si, ma lui sta decisamente meglio! L’ho visto bene. Credo continui solo per allenamento, come avevo fatto io dopo l’infortunio a febbraio. A mio avviso lui è pronto per tornare in Piazza ad agosto. Io questa volta devo aspettare. Va bene che Causarano fa miracoli, ma nel mio caso sarebbe stato un miracolo di quelli veri che non possono fare i medici.

Ci saranno dei tuoi cavalli ad agosto in Piazza?

Se tutto va bene alla prevista credo che Raktou, che ha esordito con me a luglio, possa benissimo rientrare nuovamente nel lotto dei dieci. Chissà magari i capitani sceglieranno anche Rocco Nice che per le prove di notte e le batterie aveva fatto bene a giugno. Potrebbe essere il momento giusto per il suo debutto.

Dove guarderai il Palio?

A casa. Con un bel po’ di amarezza. Non ti dico che mi scenderanno le lacrime, ma quando vedrò i miei colleghi uscire dall’Entrone sono certo che avrò un bel groppo in gola. Per me il Palio non è solo lavoro ma è una grandissima passione, una droga. E starne lontano fa male.

Nonostante questo brutto periodo sei comunque molto motivato e forte.

Sì, anche in questa circostanza ho scoperto che dentro di me c’è un guerriero che si batte ogni giorno per superare le difficoltà. Nonostante tutte le fratture, il dolore, ho sempre più voglia di tornare a cavallo. Di allenarmi. Di arrivare al 2017 pronto per alzare il nerbo in Piazza. Io voglio davvero vincere il Palio, questo incidente mi ha fortificato. Credo che non tutti i mali vengano per nuocere, spero che anche questo sia il caso. E dovessi poi vincere nel 2017 allora,  ben venga che sia venuto.

Elena Casi

 

 

 

 

 

 



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