Anziano scomparso, ricostruiti i due giorni di incubo

Di Redazione | 25 Giugno 2017 alle 15:07

Anziano scomparso, ricostruiti i due giorni di incubo

Ha rischiato di morire a cento metri dalla festa di Contrada

 

Dario Vigni, l’anziano che tutta la città ha cercato per due giorni, è tornato a casa dalla sua famiglia dopo una notte trascorsa in osservazione all’ospedale Le Scotte. Non ricorda molto della sua fuga ma, grazie ad alcuni elementi, è stato possibile ricostruire quanto accaduto dal momento della fuga dalla struttura specializzata in malati di alzheimer fuori Porta Romana ed il ritrovamento da parte del tenente colonnello Michele Tamponi, tra la vegetazione alle fonti della Valle di Follonica.

Dario Vigni, fisico integro e aspetto elegante nonostante i vuoti della sua mente causati dall’alzheimer, a metà mattina si confonde tra alcuni visitatori che escono dalla residenza assistita e si avvia verso Porta Romana. I carabinieri visionano tutti i filmati delle telecamere della zona che lo ritraggono entrare con passo spedito all’interno delle mura. Da lì in poi nessuna telecamera aggancia l’immagine dell’anziano con panama bianco in testa. E la fuga diventa mistero. Un miracolo il suo ritrovamento perché si è rischiato la tragedia di una morte a cento metri dalla festa di contrada, senza che nessuno si potesse accorgere di niente. Perché Dario Vigni appena imboccato Pantaneto ha girato verso Piazza Santo Spirito e poi ancora subito a sinistra. Per un caso fortuito ha trovato aperto il cancello degli impianti del Coni, in questo periodo sempre chiusi. Un cancello che è stato richiuso pochi minuti dopo il suo passaggio e che quindi non è stato preso in considerazione dai primi alla ricerca dello scomparso.

Dario ha percorso la discesa e poi ha trovato un viottolo tra la vegetazione che conduce nelle Valli di Follonica. In effetti la sua passeggiata è durata solo pochi minuti. Arrivato sopra alle Fonti di Follonica è scivolato, ha perso il suo cappello rimasto sul viottolo ed è finito tra la vegetazione, con una gamba incastrata tra i rovi. Confuso e dolorante Dario è rimasto in questa posizione per quasi 35 ore, ha trascorso la notte e poi tutto il giorno successivo, senza nemmeno provare a chiamare aiuto.

È stata l’intuizione del tenente colonnello dei carabinieri Michele Tamponi insieme al fiuto dei cani che bloccavano la ricerca nei pressi della chiesa di San Giorgio, a dare una svolta positiva alla vicenda. Nessuna telecamera di Pantaneto e del centro aveva inquadrato il Vigni, quindi doveva essere entrato da qualche parte in quel breve tratto di strada. Il tenente colonnello ha valutato anche quel cancello chiuso, cercando di capire dove portava. Con l’ausilio del priore del Leocorno Paolo Bartolini è sceso nelle Valli di Follonica dalla contrada fino alle Fonti, senza trovare traccia. Ma nel corso del controllo delle mura intorno alle Fonti l’occhio allenato del militare ha notato una specie di straccio nascosto tra i rovi. Era il pantalone dell’anziano che non si era neppure reso conto di avere così vicino i suoi salvatori. È stato il priore a chiamare altri contradaioli e tutti insieme hanno liberato Dario Vigni dai rovi dove era incastrato e poi lo hanno portato, a braccia, verso la salvezza. Difficilmente sarebbe stato in grado di superare un’altra notte senza mangiare e bere, steso per terra a pochi metri dalla città e da una contrada in festa.



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