Applausi per il delicato drappellone di Coenegracht

Di Redazione | 10 Agosto 2016 alle 22:11

Applausi per il delicato drappellone di Coenegracht

Il drappellone di Coenegracht dedicato alle donne

Uno scrosciante applauso, ma non certo un tifo da stadio per il drappellone dipinto dall’artista belga Jean-Claude Coenegracht al momento della presentazione nel Cortile del Podestà. La pittura di Coenegracht è particolare e dai colori delicati, tale da non impattare all’istante ma da essere apprezzata nei particolari. Coenegracht, emozionatissimo (GUARDA l’intervista esclusiva rilasciata a Siena Tv al suo arrivo a Siena), è arrivato con largo anticipo sui tempi della presentazione. L’artista, che si dichiara disegnatore e non pittore ha scelto di mettere in primo piano il volto della Madonna Assunta in cielo, in onore della quale Siena corre il Palio del 16 agosto; nella parte sottostante cinque figure femminili di varie età per ricordare e celebrare il settantesimo anniversario del voto delle donne. Figure intense in un tratto dove emergono, anche, rielaborati richiami all’Art Déco, di per sé ricca di forte carica emotiva e indubbia bellezza.

La ricerca figurativa di Coenegracht si concretizza, come nello stile fiammingo, in uno spazio aperto dove trova vita anche tutta una serie di piccoli richiami ed elementi narrativi. Piccoli disegni a volte semplicemente abbozzati, ma carichi di valenza simbolica come il gioco dei barberi, le schede elettorali, il profilo in miniatura della piazza nel momento del giubilo dei contradaioli. Ma anche foglie, verdi e marroni, per significare il tempo. L’attesa e la fine della Carriera. E fiori: le rose, da sempre simbolo di bellezza e perfezione.

Una composizione concettuale dove l’elemento più legato al Palio, il cavallo, rimane quasi “sospeso” ma non assente, per questo uno sguardo sommario  è assolutamente insufficiente per cogliere tutta la delicata e concettuale creatività dell’artista. Necessita attenzione.

Tanti, infatti, i dettagli all’interno di quest’opera estremamente luminosa dove le singole rappresentazioni sono memoria culturale. Tessere di una composizione elegante e raffinata che propone una lettura su più livelli. Accurata anche la scelta dei colori. Delicati e forti. Dal blu notte al giallo, dall’ocra all’arancio, al verde acqua.

Una tavolozza sapientemente calibrata per creare tonalità armoniose in un’architettura di luce capace di diventare l’elemento poetico di questa avvincente sensibilità artistica, in grado di creare una pittura che non è fine a se stessa e neppure ombra delle cose. Sulla parte finale del drappo di seta, con tonalità neutra e su fondo oro, gli stemmi delle Contrade sono raffigurati con misurati tratti di colore, rendendo la scelta esecutiva molto elegante e di effetto.

Jean-Claude Coenegracht conosce bene il Palio, frequenta la città da anni. Ne è innamorato, come lui stesso ammette. E il sentimento traspare in ogni pennellata, in ogni scelta dei soggetti raffigurati, frutto di una percezione estetica  dove ciascuna unità  riporta ad un’attenta visione e comprensione della Festa.



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