ArteSiena 2018, 11 mostre in programma alla Galleria OImastroni

Di Redazione | 19 Aprile 2018 alle 19:55

ArteSiena 2018, 11 mostre in programma alla Galleria OImastroni

Presentato stamani il programma, domani l’inaugurazione di “Selina Bonelli Zondadari. Dall’Accademia d’Arte di Firenze al giardino del Colombaio”

Undici mostre che da aprile a novembre accompagneranno senesi e visitatori lungo un percorso dedicato al rapporto tra l’arte e il territorio senese. Torna la rassegna ArteSiena, giunta quest’anno alla sua terza edizione, che sarà nuovamente ospitata negli spazi espositivi di Palazzo Patrizi (Via della Città, 75) all’interno della galleria “Cesare Olmastroni”. Una kermesse con cui l’Assessorato alla Cultura ribadisce l’impegno per la valorizzazione dei beni e delle produzioni artistiche e culturali, e per stimolare momenti di incontro e dialogo volti a raccontare la vita e il cammino artistico di personalità di spicco della città.

Il programma è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa che si è tenuta alla Galleria Olmastroni. “E’ divenuto un appuntamento atteso quello della Rassegna di ArteSiena, a dimostrazione dell’importanza di una sede in città sempre aperta al mondo locale dell’arte”, ha esordito l’assessora alla Cultura, Francesca Vannozzi. “Alla sua terza edizione, 11 artisti di Siena e del territorio, esporranno le proprie opere di pittura e fotografia, alternandosi dal 20 aprile al 17 novembre presso la Galleria   di Palazzo Patrizi – ha proseguito -. Nello specifico, 6 mostre rientreranno anche nel cartellone di EstatinSiena, per contribuire a connotare di colori e immagini la prossima estate senese. La Galleria ha così raggiunto l’obiettivo non solo di far conoscere il nostro panorama artistico, ma di essere diventata un punto di riferimento per lo scambio e l’arricchimento da parte di artisti, noti e meno noti, impegnati da tempo in un percorso di creatività da rendere meglio fruibile al pubblico senese e ai tantissimi turisti sempre presenti nella nostra Siena”.

Ad aprire la kermesse, la mostra “Selina Bonelli Zondadari. Dall’Accademia d’Arte di Firenze al giardino del Colombaio” che sarà inaugurata domani, 20 aprile alle ore 17.30. La mostra, visitabile fino al 7 maggio dalle 15,30 alle 18,30, è una retrospettiva delle opere dipinte in diversi periodi artistici, e ripercorre la storia dell’artista, la sua evoluzione pittorica, dagli esordi alle ultime realizzazioni, seguendo un percorso cronologico. Si potrà ammirare una selezione di alcune opere significative della pittrice, create negli anni ’50 quando Selina frequentava l’Accademia d’Arte di Firenze sotto l’insegnamento del grande maestro Ottone Rosai e, successivamente, di Ugo Capocchini che, con grande capacità, portò gli studenti verso un traguardo artistico. Gli anni di Firenze furono per Selina anni importanti, felici e spensierati. Si trovò proiettata in un mondo nuovo e stimolante a contatto con artisti stranieri e italiani che ancora oggi ricorda con grande simpatia. Nel 1961 la pittrice ebbe l’occasione di esporre alcune dei suoi quadri alla Galleria Lo Sprone di Firenze, dove ebbe un notevole successo con grande seguito di critica e numerosi articoli su varie testate nazionali. Due di questi quadri si potranno ammirare nella mostra a Palazzo Patrizi. Dopo gli anni passati a Firenze tornò a Siena nella sua casa di campagna chiamata “il Colombaio” dove, tuttora, vive e dove continua a dipingere nella tranquillità e nella serenità della natura. Oggi i temi delle sue pitture sono le rose che coltiva nel suo giardino e che ritrae dal vero. Nulla da invidiare alle immagini di un vecchio libro di botanica.

A seguire Palazzo Patrizi ospiterà l’esposizione dell’artista Rocco Sardone dal titolo “Rappresentare un ricordo”, aperta al pubblico dal 15 al 26 maggio. L’esposizione è incentrata sull’ultimo periodo del lavoro dell’artista, impostato sul ricordo della corda. Oggetto semplice, di uso quotidiano, che viene impiegato per molteplici funzioni e per assolvere mansioni giornaliere di uso domestico.

Quadri ad olio degli anni ’60, pittura su seta degli anni ’70-’80, sculture in alabastro degli anni ’90, grafica sul tema degli ulivi e pastelli sulle crete senesi degli anni 2000: sono queste le opere messe in mostra da Giovanna Consorti e dedicate a diversi periodi dell’arte figurativa. L’esposizione dal titolo “Momenti” sarà inaugurata il 31 maggio e si concluderà l’11 giugno.

ArteSiena andrà avanti con le opere di Claudia Nerozzi (14 giugno – 3 luglio), che in “Specchi dell’Anima” traspone una carrellata di creazioni, partendo dal suo soggetto prediletto: il cavallo.

“…E la notte ti vengo a cercare” è, invece, il titolo dell’esposizione di Ennio Petreni. Dal 6 al 23 luglio l’artista racconta la notte della città di Siena, e in questo non si limita a illustrare monumenti, vie e piazze dal punto di vista “reportagistico”; bensì idealizza il momento notturno per accompagnare e contestualizzare l’osservatore in un mondo intimo e meditativo che solo la notte può restituire: ciascuno accompagnato dal rumore dei propri passi.

A seguire sarà la volta della mostra “Mutazioni” di Rosalba Parrini il cui titolo ben sintetizza i percorsi pittorici dell’artista caratterizzati dalla continua sperimentazione di tecniche e dalla variazione di soggetti sempre legati alla sua fervida capacità creativa. L’esposizione sarà inaugurata il 26 luglio e sarà visitabile sino al 18 agosto.

Dal 21 al 27 agosto la mostra “Viaggi”, dedicata alla pittura ritmata e sinuosa di Laetitia Demortreux-Velez che rappresenta paesaggi urbani, come un viaggio aereo ispirato da un’armonia equilibrata tra volume, massa e luce. La distanza visuale, alleata con la nobiltà dei pigmenti a olio resa attraverso impasti e sovrapposizioni, permette di definire la struttura nascosta nell’aspetto visibile e la semplificazione delle forme per una ricerca poetica tra densità e trasparenza.

Il mese di settembre si aprirà con la collettiva organizzata dai dipendenti del Comune di Siena, che affiancano all’impegno lavorativo quotidiano, la passione per la creatività, dimostrando una grande vitalità artistica condensata nell’esposizione “Artisti in Comune” (1-9 settembre).

Dal 20 settembre all’8 ottobre si potranno ammirare le opere di Margit Platny racchiuse nella mostra “Mysterious Distance” con la quale l’artista mette in dubbio la filosofia antropocentrica, catturando l’anima degli animali, dando una voce a coloro che ne sono privi, introducendo l’osservatore in un mondo dove gli animali parlano di se stessi, del loro stato e della nostra relazione con loro.

“Un viaggio A/R” è, invece, il titolo dell’esposizione di Massimo Stecchi: un viaggio artistico che inizia con le elaborazioni delle Madonne senesi, passa attraverso le “nuove maternità” dei migranti e termina a Siena con il protocollo equino. L’inaugurazione avverrà l’11 ottobre e l’esposizione resterà aperta fino al 29 ottobre.

La stagione artistica di “ArteSiena”, giungerà a conclusione nel mese di novembre con l’allestimento “Alba etrusca ed altro” di Renato Ferretti (dal 2 al 17 novembre). Dedicata agli Etruschi che veneravano il gallo e lo assunsero a simbolo di resurrezione della natura alla vita. Prendendo spunto da qui, Ferretti ha voluto rappresentare il gallo, creatura magica da lui molto amata e spesso ritratta, con il suo occhio vigile, in posizione eretta carica di potenza e di orgoglio. Il gallo come animale che porta la luce traghettando l’umanità fuori dagli incubi della notte, una sentinella che propizia il ritorno del sole.



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