Ionela Raluca Sandu e Alicia Brunilda Sosa, due donne e un destino quasi identico
Era bellissima Ionela Raluca Sandu, di una bellezza fresca ed elegante, con l’unica licenza quelle unghie lunghissime da pantera. Nulla la poteva identificare come ragazza da night, ed ancora risulta strano come possa essere finita a lavorare in quel locale appartato dall’esterno quasi fatiscente.
Nel suo profilo Facebook le foto di una ragazzina dall’aria seria e dal sorriso appena accennato. “Timpul vindeca aproape orice, dă-i timpului timp!” scriveva pochi giorni fa a commento di una foto: “Il tempo cura quasi tutto, dategli tempo al tempo!”. Ma di tempo non gliene è stato dato.
Viveva a Poggibonsi ma era molto legata alla sua terra e a gennaio postava messaggi di felicità per il ritorno a casa, a Vâlcelele, dove fino a qualche anno fa aveva studiato al Liceul Teoretic Ion Barbu e poi aveva lavorato in pizzerie e bar. Al night Alex’s Club aveva conosciuto il quarantunenne di Monteroni d’Arbia, frequentatore abituale del locale, e tra i due si era instaurata una relazione che negli ultimi tempi era entrata in crisi.
L’uomo dopo averla investita è sceso dal furgone ed è stato aggredito da alcuni membri dello staff del locale. Il pm Nicola Marini ha richiesto gli esami del sangue sulla salma della vittima e sull’uomo, e sarebbe emerso un alto tasso alcolemico per entrambi. Sul corpo della donna il pm ha disposto l’esame esterno.
Per la difesa il quarantunenne di Monteroni d’Arbia si è affidato all’avvocato Enrico De Martino, che ha richiesto nuovi accertamenti, una perizia tecnica sul mezzo sequestrato e l’esame autoptico sulla salma della giovane. All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Un caso analogo sei anni fa La morte di Ionela Raluca Sandu riporta alla mente un analogo fatto di cronaca accaduto a Siena a fine luglio 2010, quando Alicia Brunilda Sosa, 30 anni, fu investita ed uccisa a poche centinaia di metri dalla sua abitazione a Murlo dalla Rover 600 del marito Juan Ramon Garcia Cappellan, 40 anni, con il quale aveva avuto una violenta lite. La coppia, sposata da sei anni, era originaria di Santo Domingo e, mentre l’uomo viveva in Italia da circa 20 anni, la vittima era arrivata solo da tre, ma subito erano iniziati i litigi che avevano indotto la moglie a presentare una serie di denunce nei confronti del marito, geloso e spesso manesco. Qualche giorno prima dell’omicidio Alicia aveva lasciato il marito e si era trasferita a casa di un’amica a Vescovado di Murlo.
E’ lì che l’uomo, di prima mattina, l’ha raggiunta ed investita, dicendo poi che era stata lei a buttarsi sotto la macchina. In quel caso il pm Nicola Marini dispose l’arresto nel carcere di Santo Spirito.
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