Coldiretti: "Sul grano serve filiera toscana che sia in grado di garantire un prezzo in linea con i costi di produzione"

Di Redazione | 10 Febbraio 2017 alle 18:05

Coldiretti: "Sul grano serve filiera toscana che sia in grado di garantire un prezzo in linea con i costi di produzione"

“Diamo valore alla cerealicoltura toscana”, iniziativa a Siena di Coldiretti

Dare giusto valore al grano attraverso “la costruzione di una filiera toscana che sia in grado di garantire un prezzo in linea con i costi di produzione”. A dirlo il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli nel corso del convegno organizzato a Siena dal titolo “Diamo valore alla cerealicoltura toscana”. L’incontro e’ stato l’occasione per fare il punto “su uno dei pilastri dell’agricoltura regionale e anche dell’industria agro-alimentare” si legge in una nota di Coldiretti Toscana in cui si spiega che “la superficie coltivata (circa 160.000 ettari, gran parte dei quali nelle province di Siena e Grosseto, seguite da Pisa e Arezzo) rappresenta il 5,5% del totale nazionale, e sono ben 17.000 le aziende interessate di cui circa 600 interamente biologiche”. La Toscana e’ specializzata nella coltivazione di frumento duro (cui sono dedicate oltre 90.000 ettari, oltre meta’ delle superfici), seguito da frumento tenero (oltre 20.000 ettari), orzo (18.000), mais (16.000), avena (10.000). La produzione regionale di grano si attesta intorno ai 3,6 milioni di quintali annui.

“Non possono essere piu’ tollerate speculazioni come quelle che hanno determinato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione”, ha sottolineato Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana che ha aggiunto: “In pericolo non ci sono solo la produzione di grano duro e la vita delle aziende agricole che lo coltivano, ma anche un territorio a rischio desertificazione che vedrebbe stravolto lo stesso paesaggio toscano e con una perdita di un valore aggiunto per l’intera regione di oltre 200 milioni di euro”. “In un momento di crisi dei prezzi dei cereali, e’ importante avere le idee chiare sulle prospettive e sul futuro che ci aspetta nonche’ sulle azioni che possono essere messe in campo per salvaguardare il reddito delle imprese” ha concluso Simone Solfanelli, direttore Coldiretti Siena.



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