Consob tedesca contro Deutsche Bank, 'collusa con Mps'

Di Redazione | 6 Ottobre 2016 alle 20:21

Consob tedesca contro Deutsche Bank, 'collusa con Mps'

“Deutsche Bank collusa con Mps”

Un audit commissionato dalla Bafin, la Consob tedesca, accusa Deutsche Bank di collusione con Mps per aver nascosto perdite attraverso un’operazione denominata ‘Santorini’. La piu’ grande banca tedesca, gia’ sotto pressione per un maximulta di cui sta negoziando uno sconto negli Usa, ha pero’ negato l’addebito sostenendo che si tratta di una mera modifica della metodologia di contabilizzazione senza impatto sugli utili. Una sintesi del documento di verifica del bilancio commissionato dall’Autorita’ federale per la supervisione del settore finanziario e’ stata pubblicata dall’agenzia Bloomberg sostenendo che manager di Deutsche Bank, per 30 clienti, realizzarono 103 operazioni simili a una fatta con Siena per un ammontare complessivo di 10,5 miliardi di euro: e in 37 casi, nel 2013, modificarono la contabilizzazione trasformandole da crediti in derivati. Mentre Mps e’ stato l’unico cliente ad avvalersi dell’escamotage per aggiustare i propri conti, Deutsche Bank tra il 2008 e il 2010 non avrebbe contabilizzato in maniera corretta operazioni simili fatte con banche di vari paesi, dall’Italia all’Indonesia. Inoltre i suoi manager non avrebbero autorizzato adeguatamente l’operazione Santorini ne’ l’avrebbero riesaminata bene dopo una convocazione della Fed nel 2012. Nel settembre 2013 “Deutsche Bank ha riclassificato la metodologia di contabilizzazione” di operazioni chiamate “enanched repos” e cio’ “non ha avuto impatti sui profitti”, ha sostenuto la banca negando – a parte quella del nome delle operazioni stesse – una connessione con il caso Mps sotto processo in Italia. Deutsche Bank, oltre che con una ristrutturazione nell’ambito della quale e’ stata appena annunciata un’intesa con i sindacati per il taglio di altri mille dipendenti in Germania, e’ alle prese col ministero della Giustizia Usa per ottenere uno sconto sulla multa da 14 miliardi di dollari preannunciata per punire pratiche scorrette del 2008 nella vendita di obbligazioni garantite da mutui subprime: ”Un patteggiamento sarebbe il benvenuto perche’ porterebbe certezze”, ha affermato il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, la quale ha sostenuto che ”molte banche nel mondo devono guardare al loro modello di business per affrontare le sfide del nuovo contesto”. Una di queste appare senza dubbio Commerzbank, la seconda banca tedesca contro cui – come emerge da dati ufficiali – il fondo britannico Marshall Wace sta scommettendo al ribasso con la vendita di azioni prese in prestito da ricomprare in futuro a prezzi piu’ vantaggiosi. “Non commento”, si e’ limitato a rispondere il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, a chi gli chiedeva sull’esigenza di un salvataggio pubblico del colosso bancario.



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