E' morto Vittorio Meoni, scampato all'eccidio di Montemaggio

Di Redazione | 16 Agosto 2017 alle 16:49

E' morto Vittorio Meoni, scampato all'eccidio di Montemaggio

Vittorio Meoni è stato a lungo presidente dell’Anpi

E’ il nipote, sindaco Bruno Valentini, a darne l’annuncio sul suo profilo Facebook: “Pochi minuti fa è mancato Vittorio Meoni, un uomo che come pochi ha contribuito in terra di Siena a ricostruire la democrazia ferita dalla dittatura fascista e dalla guerra. Un punto di riferimento per intere generazioni, lucido combattente fino all’ultimo momento della sua vita. Per me era molto di più, un familiare a cui ero legato da profondi sentimenti di affetto ed ammirazione. Oggi l’attenzione della città è rivolta altrove, ma domani potremo ricordarlo come merita. Per tutta la giornata di giovedì 17 sarà possibile rendere omaggio a Vittorio nella camera ardente che verrà allestita presso le Stanze della Memoria in via Malavolti, ma sui particolari sarò più preciso più tardi. Un caro pensiero va anche a Vittoria, Cesare ed Anna”.

Vittorio Meoni (Il video) era nato l’11 dicembre del 1922 ed era un giovane universitario attivo nei gruppi cattolici quando, solo per aver sollevato delle critiche all’ideologia fascista espressa nel regime corporativo, venne arrestato e consegnato alla Banda Carità. Fu picchiato e torturato.

Dopo la liberazione tornò a Colle Val’Elsa, dove era nato, e fece parte della brigata ‘Spartaco Lavagnini’. Sopravvissuto all’eccidio di Montemaggio (28 marzo 1944), nel dopoguerra è stato protagonista della vita politica ed amministrativa di Siena.

In questa intervista racconta la sua esperienza in carcere, i suoi ideali che lo portarono prima a contestare e poi a combattere il fascismo. E riflette anche sulla crisi di valori contemporanea. A partire dai casi di cronaca che, anche in epoca repubblicana, vedono inermi cittadini morire in carcere, o mentre sono nelle mani delle Forze dell’Ordine e dunque dello Stato.

In più di un’occasione Vittorio Meoni ha voluto mettere le sue memorie nero su bianco, ma il racconto più compiuto è probabilmente quello riportato in maniera chiara e lineare in La libertà è come l’aria (Effigi edizioni).



Articoli correlati