Estra ha una nuova "casa web"

Di Redazione | 9 Maggio 2017 alle 9:51

Estra ha una nuova "casa web"

Il sito del gruppo passa da estraspa.it a estra.it

L’energia di Estra ha una nuova casa: il sito del Gruppo passa da estraspa.it a estra.it. L’ambizioso processo di crescita intrapreso dalla multiutility italiana, attiva nel settore energetico e da sempre all’avanguardia nel campo dell’innovazione, si fregia di un ulteriore tassello con la modernizzazione del suo principale hub digitale. Un rinnovamento che si fonda sulla volontà di migliorare il servizio al cliente attraverso la creazione di uno spazio moderno e funzionale nel quale far convergere tutto il mondo Estra. Dalle proposte commerciali relative a luce, gas, fibra, rinnovabili e servizi energetici, alle informazioni e notizie sul Gruppo, passando per la consulenza con la sezione Aiuto e Guide e l’area clienti dedicata, fino al consolidamento del presidio smart living con l’integrazione del blog magazine Energia al Futuro e quella imminente del canale e-commerce.

Pensato per offrire un’esperienza di navigazione e consultazione veloce e semplificata, il nuovo sito dal design moderno e accattivante è ottimizzato per garantire completa accessibilità e funzionalità da tutti i device.  Le novità non finiscono qui perché in arrivo nei prossimi mesi ci sono anche un’app mobile, rinnovata nel look e nei servizi e la già citata sezione e-commerce che amplierà il canale di vendita dei prodotti smart living – lampadine Led, sistemi di illuminazione automatizzati, termostati intelligenti, caldaie di ultima generazione, bici elettriche – a prezzi vantaggiosi per i clienti. “Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto” – dichiara Dennis D’Amico, Direttore Marketing di Estra. Estra crede fortemente nell’innovazione come chiave per la costruzione di un vantaggio competitivo duraturo. I canali digitali sono sempre più rilevanti per l’azienda in un’ottica di miglioramento dei servizi al cliente e per questo abbiamo voluto adeguare il nostro sito ai più moderni standard qualitativi di fruizione”.



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