Johnny lo zingaro arrestato a Taverne d'Arbia

Di Redazione | 25 Luglio 2017 alle 20:46

Johnny lo zingaro arrestato a Taverne d'Arbia

Era a Taverne d’Arbia il pericoloso pregiudicato in fuga da settimane

La fuga di Johnny lo zingaro, soprannome di Giuseppe Mastini, è finita stasera a Taverne d’Arbia, in provincia di Siena, con l’intervento degli investigatori del polizia che l’hanno catturato a 25 giorni dall’evasione, al termine di una lunga indagine cominciata il 30 giugno scorso e che ha coinvolto il Servizio centrale operativo, le Squadre Mobili di Cuneo, Lucca e Siena, oltre agli uomini della polizia penitenziaria.

Si era allontanato durante un permesso premio per svolgere un lavoro esterno nella scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte e e non era più rientrato.

Cinquantasette anni, pluriomicida e terrore criminale della Roma degli anni Ottanta, Johnny era fuggito dal carcere il 30 giugno. Era salito a bordo di un taxi e si era fatto portare a Genova. Da lì aveva fatto perdere le sue tracce. La corsa, terminata alle 10,40, era costata circa 400 euro. Alle 21,30, con il mancato rientro in cella, la notizia dell’evasione era diventata ufficiale.

Giuseppe Mastini doveva scontare l’ergastolo. E’ stato arrestato insieme alla donna con la quale aveva intrecciato, dal carcere, una relazione e che si trovava agli arresti domiciliari.

Anche la donna, Giovanna Truzzi, il 30 giugno scorso era scomparsa dalla casa in cui scontava la detenzione, e inseguendo le tracce di un intenso traffico telefonico gli investigatori hanno preso entrambi, ieri sera, in una appartamento della frazione di Siena di alcuni parenti della donna.

La coppia non ha opposto resistenza al momento dell’arresto.



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