L'ennesima croce fra le curve di Curiano, l'appello alla Regione: "Fondi per le strade della Val d'Arbia"

Di Redazione | 17 Gennaio 2018 alle 13:07

L'ennesima croce fra le curve di Curiano, l'appello alla Regione: "Fondi per le strade della Val d'Arbia"

Il primo cittadino di Buonconvento: “Dobbiamo rimettere in sicurezza l’area e dare seguito a progetti già studiati”

L’ennesimo incidente tra le maledette curve di Curiano, nel Comune di Monteroni, è costato la vita alla 18enne studentessa del Bandini Caterina Milocco, ed ha scosso l’intera comunità senese e di Buoconvento, dove risiedeva con la sua famiglia. Riaprendo immancabilmente il dibattito sulla estrema pericolosità di alcuni tratti della Cassia, dove utenti e guidatori rischiano giornalmente la vita.

Specie d’inverno, tra gelo e pioggia la carreggiata diventa stretta, scivolosa e dotata di scarsa visibilità: sono tante le croci che ha collezionato questo tratto nel corso degli anni. Ancora una vita spezzata sull’asfalto, stavolta una 18enne con tutto un futuro davanti, che tornava da scuola con la sorella 15enne. Una famiglia nella disperazione e la comunità di Buonconvento che si interroga sul problema della sicurezza e della viabilità. A tal proposito si è espresso il sindaco Paolo Montemerani, che si è appellato alla Regione affinchè vengano erogati finanziamenti che possano rimettere in sesto le strade della Val d’Arbia:

“Le curve di Curiano ci hanno dato tanti dispiaceri – ha detto – la precedente amministrazione comunale di Buoconvento aveva già studiato delle soluzioni e dei piani tecnici, anche drastici, cui però per motivi di ordine finanziario non è stato dato seguito. Il problema riguarda tutta la Cassia, che peraltro è passata anche di competenza, e il territorio della Val d’Arbia, a partire dalla Coroncina, fino a Monteroni e Torrenieri: la Regione, in occasione delle recenti alluvioni ha concesso dei fondi straordinari, ora ne servirebbero di nuovi per risistemare, anche con opere di massima, i tratti più critici che in quest’arteria sono molteplici, anche solo per limitare il traffico”.

                                                                                                                                          Claudio Coli

 



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