Lupi, Coldiretti vuole passare all'azione ed ne auspica il contenimento

Di Redazione | 13 Dicembre 2017 alle 18:05

Lupi, Coldiretti vuole passare all'azione ed ne auspica il contenimento

Il direttore di Coldiretti Siena Solfanelli ha incontrato a Firenze l’assessore regionale all’agricoltura Remaschi per consegnare un documento con le proposte dell’Organizzazione per affrontare il problema

Il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli, oggi a Firenze nella sede di Coldiretti Toscana insieme a tantissimi allevatori della provincia senese, continua il pressing  sulla vicenda dei danni arrecati alle aziende agricole dai predatori: “Gli allevatori hanno atteso anche troppo, adesso vogliamo vedere atti concreti che tutelino l’attività zootecnica. Ad iniziare dalle misure di contenimento del lupo”.

Nel confronto avuto oggi con l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi si sono avute le prime garanzie sulla questione per gli allevatori: la liquidazione dei danni per gli anni 2015 e 2016 entro la fine di quest’anno e l’emanazione di un nuovo bando con le risorse necessarie per i danni del 2017, non più soggetti al regime “de minimis” – quindi con il limite dei soli 15.000 euro di danno ad azienda in tre anni-, la conferma dell’impegno della Toscana a sostenere l’approvazione del Piano di conservazione del Lupo nella versione originaria con l’attivazione di tutte le misure previste, oltre alla  disponibilità a realizzare con le Prefetture i comuni ed i corpi di polizia un coordinamento teso a contenere da subito  il problema delle predazioni da parte di ibridi e/o cani vaganti in modo risoluto.

Oggi è stato inoltre consegnato a Remaschi un articolato documento in cui si analizza la situazione e vengono illustrate le proposte dell’Organizzazione per affrontare questo il problema.  La Toscana, si legge nel documento, ospita un patrimonio di lupi significativo con l’ultimo dato disponibile che attesta nel 2015 la presenza di 109 branchi per complessivi  600 lupi, e la presenza della specie può rappresentare un elemento fondamentale di valorizzazione della biodiversità a condizione che sia circoscritta in habitat idonei ed in un numero di soggetti limitato. In molte aree si ravvisa però una situazione di emergenza legata anche alla presenza di individui ibridi e di cani domestici inselvatichiti che rischiano invece di compromettere la caratterizzazione genetica del lupo stesso.

Coldiretti auspica nel documento che si prenda in considerazione alcune richieste che prevedono il contenimento delle specie predatorie e il pronto pagamento degli indennizzi agli allevatori in difficoltà; L’Organizzazione ha quindi invitato la Regione Toscana a farsi sentire anche con il Governo a Roma e con i ministri competenti “affinché, ognuno per le proprie competenze, concorra  a dare risposte serie, strutturali e non emergenziali alle problematiche del settore, sostenendo quindi l’azione già svolta da Coldiretti a livello nazionale”.



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