Microcredito di Solidarietà: oltre 664mila euro a sostengo di cittadini e imprese

Di Redazione | 7 Aprile 2017 alle 17:19

Microcredito di Solidarietà: oltre 664mila euro a sostengo di cittadini e imprese

Approvato oggi il bilancio 2016 di Microcredito di Solidarietà SpA, di cui Banca Mps è cofondatore e maggiore azionista, chiuso con più di 664mila euro di erogazioni complessive

L’Assemblea dei soci di Microcredito di Solidarietà SpA, di cui Banca Monte dei Paschi di Siena è cofondatore e maggiore azionista, ha approvato oggi a Siena il bilancio d’esercizio 2016, che si è chiuso con un ammontare complessivo di erogazioni per 644.106 euro. La Società prosegue il suo impegno per le persone in difficoltà e per le microimprese del territorio, con l’obiettivo di contrastare la povertà e il disagio sociale e favorire l’accesso al credito di soggetti che non sono in grado di presentare tutti i requisiti richiesti solitamente dai tradizionali canali bancari.

<<Microcredito di Solidarietà si è confermato anche nel 2016 un importante punto di riferimento per il territorio – ha commentato Mario Marzucchi, presidente di Microcredito -, non solo nell’erogazione di finanziamenti a favore di soggetti in difficoltà finanziaria, ma anche nella consulenza gratuita offerta nei casi in cui non è stato possibile arrivare alla concessione del prestito richiesto. Questo risultato è stato ottenuto grazie alle competenze del personale distaccato di Banca Monte dei Paschi e dei numerosi volontari impegnati in sede e nei vari centri d’ascolto della provincia di Siena, dei comuni dell’Amiata grossetana ricadenti sotto l’Arcidiocesi di Siena e del comprensorio della Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. Con dieci anni di servizio alle spalle, Microcredito ha dimostrato ancora una volta il grande valore del progetto iniziale, nato dallo spirito solidaristico di tutti i soggetti coinvolti e dalla consapevolezza della necessità di una struttura sociale ed etica al servizio delle fasce più deboli della nostra comunità. Il perdurare della crisi sta portando ad una sempre più difficile operatività nel nostro settore – ha osservato Marzucchi -, notiamo che posizioni che fino a qualche tempo fa potevano sembrare “tranquille”, diventano più complicate, soprattutto per la perdita del lavoro o per la morte di qualche familiare che, sia pure con una modesta pensione, aiutava il regolare ammortamento del prestito. In questo senso, diventa ancora più importante il lavoro dei nostri volontari sotto l’aspetto dell’impatto sociale, della capacità di ascolto e di assistenza nelle particolari situazioni di disagio manifestate dai richiedenti>>.

Il bilancio 2016 si è chiuso, come sempre dalla data di costituzione di Microcredito di Solidarietà, con un risultato positivo, non tanto e non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per l’importante ruolo sociale e per l’operatività sviluppata a supporto della comunità locale. Il numero delle richieste nell’esercizio appena concluso ha registrato un aumento del 2,3% rispetto al 2015. Il leggero aumento ha interessato soprattutto i prestiti produttivi (microimpresa e formazione), mentre quelli sociali sono rimasti sostanzialmente stabili. In totale sono stati erogati 204 prestiti, rispetto ai 199 del 2015. In linea con la naturale vocazione di Microcredito di Solidarietà, rimane comunque predominante il numero delle erogazioni sociali, 142 per complessivi 481.235 euro, rispetto a quelle produttive, 62 per complessivi 162.871 euro, di cui 8 a favore di microimprese, rappresentate da piccole aziende nel settore del commercio e dell’artigianato. In merito alla suddivisione delle domande di microcredito produttivo, si conferma come negli anni passati la predominanza del numero delle richieste per formazione scolastica e professionale, rispetto alle richieste per le attività delle microimprese. Dato avvalorato anche dalla distribuzione dei richiedenti per classi di età, che ha visto un costante e progressivo aumento dei giovani under 30 (14,6% nel 2011, 15,6% nel 2012, 17,7% nel 2013, 21,9% nel 2014, 22,4% nel 2015, 22,7% nel 2016), principali fruitori dei servizi di formazione. Relativamente al microcredito sociale, destinato a promuovere progetti di inclusione sociale e finanziaria, la tipologia più ricorrente di richieste ha riguardato il ripristino liquidità (riferita al 40% dei prestiti erogati), la ristrutturazione debiti e/o necessità urgenti (30% dei finanziamenti), molteplici esigenze relative in particolare a necessità abitative, come il pagamento del canone di affitto arretrato e utenze e l’acquisto mezzi di trasporto, in genere auto usate per esigenze di lavoro (22% dei prestiti erogati). La restante percentuale ha riguardato motivi di salute ed esigenze diverse, quali istruzione scolastica e ricongiungimento familiare.

 

Microcredito di Solidarietà è riuscito anche quest’anno a portare un aiuto concreto alla comunità locale, mantenendo comunque un tasso fisso particolarmente basso, la gratuità delle istruttorie e una spiccata sensibilità nella valutazione delle necessità di rientro delle situazioni di maggior disagio sociale, grazie al supporto dato dai volontari (quasi tutti ex dipendenti bancari in pensione), dai consiglieri di amministrazione e dai sindaci revisori (che operano tutti gratuitamente) e non ultimo dal principale azionista, Banca Mps, che mette a disposizione locali, supporti tecnici e personale distaccato. Le richieste e i finanziamenti di Microcredito di Solidarietà sono stati favoriti anche dagli accordi e dalle convenzioni che sono state sottoscritte anche nel recente passato con istituzioni pubbliche e private per promuovere l’accesso al credito al di fuori dei tradizionali canali bancari.

 



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