Morì dopo il ricovero in ospedale. L’autopsia: “Un caso raro”

Di Redazione | 8 Febbraio 2017 alle 0:52

Morì dopo il ricovero in ospedale. L’autopsia: “Un caso raro”

Effettuata a Siena dall’equipe del professor Gabrielli l’autopsia sulla donna morta ad Arezzo

“Caso raro, complesso e instabile”. Così si sono espressi i medici dell’equipe di medicina legale di Siena, guidata dal professor Mario Gabrielli, dopo l’autopsia eseguita sul corpo di Cinzia Patricolo, la 47enne aretina morta venerdì scorso alle 3 del mattino dopo 17 ore di permanenza al Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo.

La donna, a cui era stata diagnosticata una pancreatite, è morta per il rovesciamento dell’intestino e il conseguente strozzamento dell’aorta. Stando a quanto emerso, l’autopsia avrebbe evidenziato la presenza sia della pancreatite, sia del volvolo intestinale che penetrando attraverso un foro di circa 6 centimetri nell’intestino ne avrebbe poi provocato il rovesciamento e la morte.

L’esame, iniziato alle 9,40 di questa mattina, si è concluso alle 12. Tra 60 giorni saranno disponibili i risultati istologici e tra 90 la consulenza del professor Gabrielli. Ancora da capire se il ritardo con il quale è stata fatta la diagnosi chiara abbia reso vano l’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta in serata e ne abbia provocato la morte.



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