Mps: Alexandria, pene inasprite. Per Mussari 7 anni

Di Redazione | 13 Ottobre 2017 alle 18:24

Mps: Alexandria, pene inasprite. Per Mussari 7 anni

Nella prossima udienza, fissata per il 2 novembre, la parola passerà alle difese

Inasprire la condanna decisa per gli ex vertici di Banca Mps (l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri) in primo grado. É la richiesta della procura generale al termine dell’udienza di oggi davanti alla Corte d’appello del tribunale di Firenze avanzata dal sostituto pg Vilfredo Marziani che ha chiesto sette anni per Mussari e 6 anni per gli altri due imputati a fronte delle condanne a 3 anni e 6 mesi inflitte dal tribunale di Siena per concorso in ostacolo alla vigilanza.

Le stesse richieste che avevano fatto nell’ottobre 2014 i pm titolari dell’inchiesta sul derivato Alexandria e in particolare sul mandate agreement, il contratto stipulato da Mps con i giapponesi di Nomura e occultato nella cassaforte dell’ex dg.
A fianco di Marziani anche oggi c’erano due dei tre sostituti che avevano seguito anche tutta l’inchiesta su Antoneveneta, poi trasmessa a Milano, Antonino Nastasi e Aldo Natalini, e che avevano fatto ricorso in appello contro la sentenza di Siena. Dopo le loro requisitorie è intervenuto il legale di Banca d’Italia, unica parte civile ammessa al processo, l’avvocato Antonio Baldassarre che ha chiesto la condanna degli imputati e la conferma del risarcimento per via Nazionale.
Nella prossima udienza, fissata per il 2 novembre, la parola passerà alle difese mentre il presidente della Corte Maria Luisa Romagnoli ha poi annunciato che la successiva udienza, per eventuali repliche e la camera di Consiglio, si svolgerà il 7 dicembre e non il 20 novembre come precedentemente annunciato.


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