Mps, Cgil: "Governo intervenga subito". Valentini: "Tutelare i risparmiatori"

Di Redazione | 22 Dicembre 2016 alle 19:25

Mps, Cgil: "Governo intervenga subito". Valentini: "Tutelare i risparmiatori"

La Cgil di Siena esprime grande preoccupazione per la situazione della Banca Mps

Se la riapertura della ricapitalizzazione sul mercato dovesse risultare insufficiente a conseguire gli obbiettivi, il governo deve immediatamente operare attraverso la decretazione sulla base del nulla osta ricevuto dal Parlamento; non si può prescindere dalla tutela dei lavoratori dipendenti dell’Istituto, degli obbligazionisti retail e di un rinnovato rapporto con il territorio, in particolare della nostra provincia e Regione, in modo da tutelare in via definitiva il terzo polo bancario nazionale.

Nel dibattio su Mps da registrare anche l’intervento della parlamentare Susanna cenni. “In poche ore la discussione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, poi l’approvazione a larga maggioranza, ben oltre le forze di Governo, delle Camere. Il Parlamento ha dato il via libera alla richiesta del Governo di ricorrere a titolo precauzionale fino a un massimo di venti miliardi per intervenire, in caso di necessità, su situazioni di crisi nel sistema bancario. Si tratta di una azione pubblica ispirata da due obiettivi: il mantenimento della stabilità finanziaria e la tutela del risparmio. Azione che potrà concretizzarsi con interventi nelle ricapitalizzazioni o garanzia della liquidità.”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Pd e membro della commissione Bilancio, commenta l’autorizzazione di Camera e Senato a un eventuale intervento pubblico sul sistema bancario.

 “Il voto del Parlamento – afferma Cenni – autorizza quindi un percorso che vedrà, nei tempi necessari, un decreto del Governo, che dettaglierà strumenti, tempi e soggetti interessati. In questa partita, naturalmente, c’è anche la questione della Banca Mps che sta ancora tentando di percorrere la strada, complicata, del mercato per mettere in atto il suo aumento di capitale. Se questo percorso non andasse a buon fine, è necessario che lo Stato intervenga per tutelare risparmiatori, famiglie, lavoratori e imprese che, negli anni, hanno costruito la solidità del nostro sistema bancario. Faccio mie le parole del ministro Padoan che, intervenendo sia nella notte di martedì alle commissioni congiunte, che in Aula, ha precisato il carattere precauzionale dell’operazione di emissione di nuovi titoli, ed ha parlato circa la volontà di intervenire a supporto e rafforzamento di operazioni in parte già in corso. Il Ministro ha anche ribadito che il nostro sistema bancario complessivamente resta solido e sarà proprio per mantenere questa solidità che sarà utile, con la massima unità e senso di  responsabilità, intervenire nella situazioni di crisi. Due valori che in questi giorni, al di là di qualche rara eccezione, non sono mancati né in Commissione e né in Aula”.

“L’intervento dello Stato su banca Mps deve essere fatto con un formula che deve salvare i risparmiatori, tutelare la loro buona fede”. Lo ha detto il sindaco di Siena Bruno Valentini a margine della presentazione all’universita’ di Siena della seconda edizione di Wine and Siena. “Quando sottoscrissero le loro obbligazioni – ha aggiunto – il bail in neanche esisteva: non sono certo colpevoli di quello che succede per volonta’ dell’Europa. Perche’ ricordiamoci sempre che la mancanza di capitali che si imputa al Monte dei Paschi non deriva da un difetto proprio ma dal fatto che hanno simulato uno scenario catastrofico per l’Italia e per l’Europa”. Secondo Valentini “con il voto del Parlamento lo Stato ha tutti gli strumenti, e deve farlo velocemente, per mettere in sicurezza la banca e stabilizzandola. Monte dei Paschi ha subito in questi mesi una campagna mediatica forsennata che l’ha dipinto come il peggiore dei mali. Se ha retto – ha voluto sottolineare Valentini ricordando la storia centenaria della banca – lo si deve solo al fatto che dopo 500 anni qualcosa e’ stato seminato. In questi giorni e’ stato raccolto il frutto di una storia che e’ venuta meno, di fiducia e di credibilita’ che deve significare che la banca dal 2017 riparte con un piano industriale forte, con una razionalizzazione dei risparmi. Un banca che si rimette in cammino , ripulita dei crediti in sofferenza, con un patrimonio ricostituito e con una base di credibilita’ e di autorevolezza la quale dobbiamo dire grazie ai dipendenti della banca sapendo che questa operazione servira’ non per salvare i banchieri che devono essere condannati per gli sbagli che hanno fatto ma per tutelare i bancari e i clienti. Il 2017 – si e’ augurato – puo’ essere l’anno della svolta”.



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