Mps: ore decisive per i decreti. Valzer delle poltrone per il cda, Rossi: "Si lavori per direzione a Siena"

Di Redazione | 19 Luglio 2017 alle 18:29

Mps: ore decisive per i decreti. Valzer delle poltrone per il cda, Rossi: "Si lavori per direzione a Siena"

Verso la ricapitalizzazione di Mps: entra il Tesoro

Sono attesi nei prossimi giorni, entro la fine della settimana, i decreti ministeriali che disporranno l’aumento di capitale di Banca Monte dei Paschi  con l’ingresso del Tesoro nell’azionariato e la procedura del cosiddetto burden sharing, ossia le condizioni di condivisione degli oneri per azionisti e detentori di bond subordinati con il possibile concambio per i casi di misselling (presunte vendite fraudolente agli sportelli).  I due decreti sono attesi entro il fine settimana.  I tempi dipenderanno comunque dall’interlocuzione in corso con Bankitalia. Un decreto ministeriale disciplina la ricapitalizzazione con l’ingresso del Tesoro nella compagine azionaria, mentre un altro decreto – su proposta della Banca d’Italia – regolamenterà i dettagli del burden sharing. Proprio su questo secondo punto sarebbe più intenso il dialogo con Via Nazionale.

Gli advisor Orrick e Deloitte, nominati nei giorni scorsi dal Tesoro, sono già al lavoro per assistere il Monte nelle attività legate al rafforzamento patrimoniale. A breve si terrà il primo tavolo tecnico col Tesoro. Come noto l’importo del fabbisogno complessivo di Mps è di 8,1 miliardi. Lo stato contribuirà per 3,9 miliardi, mentre ulteriori 1,5 miliardi serviranno per acquistare le azioni in mano al retail dopo la conversione dei bond subordinati. Complessivamente quindi l’esborso per i contribuenti sarà di 5,4 miliardi. Gli investitori privati invece metterano a disposizione 4,3 miliardi secondo il principio del burden sharing che prevede la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni e la diluizione dei soci esistenti. Ulteriori 500 milioni verranno dalla cessione di alcune attività della banca.

In vista della ricapitalizzazione precauzionale di Mps, inoltre, uno dei temi di primo piano sarà la ridefinizione della governance, su cui il Tesoro avrà l’ultima parola in quanto prossimo azionista di riferimento della banca senese con il 70% del capitale. In particolare, dovranno essere stabiliti il numero dei componenti del cda, i principi di nomina e revoca, la nomina del collegio sindacale, il funzionamento dei vari comitati nonché come interagire con gli azionisti di minoranza, a partire dagli ex possessori di bond subordinati. Inoltre, dovranno essere affrontate le questioni relative al capitale, al funzionamento dell’assemblea ordinaria e le procedure per l’eventuale lancio di strumenti finanziari. Su tutta l’operazione il governo italiano dovrà tenere costantemente aggiornate sia la Commissione Ue sia la Bce, con cui ha già state concordate le linee guida. Da ricordare che verso fine luglio – il 28 per l’esattezza – la banca alzerà il sipario sul secondo trimestre che dovrebbe scontare 3,9 miliardi di perdite per la svalutazione del portafoglio di 26,1 miliardi di crediti deteriorati.

Poltrone. Al Tesoro si starebbe valutando l’ipotesi di lasciare come ad Marco Morelli affidando però la presidenza (oggi al vertice siede Alessandro Falciai) a un dirigente del Mef e il nome al momento più gettonato è quello di Fabrizio Pagani. Di ben altro avviso sarebbe la politica e in particolare il Pd di Matteo Renzi che avrebbe chiesto al ministro Pier Carlo Padoan di considerare alla presidenza Yoram Gutgeld, attuale commissario alla revisione della spesa pubblica, e di affidare una poltrona del board a Carlotta de Franceschi, fino all’estate 2015 consigliera economica dell’ex premier a Palazzo Chig

Enrico Rossi. “Si lavori tutti perche’ la sua l’autonomia e la sua presenza come direzione generale a Sienae in Toscana sia conservata”. Cosi’ il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a Siena rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su banca Mps all’indomani dell’incontro con le rappresentanze sindacali. Rossi, a margine dell’inaugurazione del Centro diagnostico per indagini Pet-Tc all’ospedale di Siena, ha poi aggiunto: “Sarebbe importante un pronunciamento corale di tutta la Toscana su questo tema”. “Ci lavoreremo, diremo la nostra, questa volta nella speranza di essere ascoltati di piu’ o essere semplicemente ascoltati” ha concluso il presidente della Regione Toscana.



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