Mps: vertici a confronto con Padoan per il piano industriale

Di Redazione | 11 Gennaio 2017 alle 14:35

Mps: vertici a confronto con Padoan per il piano industriale

Confronto Morelli-Padoan sul nuovo piano industriale di Mps

Il nuovo piano industriale di Mps ha mosso i primi passi in un incontro romano fra l’ad della banca senese Marco Morelli e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. In settimana il Tesoro dovrebbe varare il decreto per garantire la liquidita’ dell’istituto senese, che potrebbe quindi emettere i primi bond gia’ all’indomani del cda convocato il 19 gennaio.

Poi, entro due mesi, la bozza del piano industriale dovra’ essere presentata alla Commissione europea. Per questo Siena lavora per vararla entro la fine di gennaio. Un altro esame, ha ricordato il Tesoro, sara’ quello della Bce, che ricevera’ il piano industriale “nelle prossime settimane”, per valutare se, grazie al rafforzamento patrimoniale da 8,8 miliardi, la banca sia in grado di resistere agli scenari previsti dagli stress test dello scorso anno.

Il vertice al ministero, a cui ha partecipato anche il presidente di Mps Alessandro Falciai, e’ durato poco piu’ di un’ora ed e’ servito a fare un ‘giro di orizzonte’ sui temi caldi del dossier. E’ stato ribadito che la cessione dei crediti deteriorati avverra’ senza il coinvolgimento del Fondo Atlante e sono state valutate le strade indicate da Morelli nei giorni scorsi: svalutazione, mantenimento in portafoglio, cessione, separazione attraverso un veicolo, come una bad bank, che potrebbe poi essere usata anche per le sofferenze di altri istituti.

Non e’ escluso che, alla fine, la soluzione sia una combinazione delle varie opzioni. Anche perche’, per esempio, sull’ipotesi di utilizzare solo una bad bank pesa il rischio bocciatura da parte di Bce e Ue. Il primo appuntamento, comunque, e’ quello del decreto che il ministero dovrebbe adottare in settimana. Il totale delle passivita’ che Siena emettera’ nel corso del 2017 e’ di 15 miliardi, in modo da riportare gradualmente la liquidita’ ai livelli di fine 2015. La prima tranche potrebbe essere di 1,5-2 miliardi. Il ciclo di audizioni in commissione Finanze del Senato sul decreto ‘salva-risparmio’ partira’ giovedi’ 12 con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Martedi’ sara’ la volta di rappresentanti dell’Abi e della Banca d’Italia mentre mercoledi’ tocchera’ alla Consob. La prossima settimana verranno convocati anche i vertici di Mps. Il 31 gennaio, invece, la commissione Finanze del Senato iniziera’ l’esame dei ddl per istituire una commissione d’inchiesta sulle banche. Intanto, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha ribadito la necessita’ di “provvedimenti eccezionali di trasparenza per verificare pubblicamente chi ha indebolito le banche” in difficolta’ e per identificare i grandi debitori insolventi. Per Mps, l’intervento dello Stato servira’ in prima istanza a garantire la liquidita’. In un secondo tempo, con la ricapitalizzazione precauzionale, il Governo investira’ circa 6,6 miliardi e diventera’ azionista al 70% di Rocca Salimbeni.



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