Nessuna famiglia senese disposta ad accogliere migranti

Di Redazione | 5 Agosto 2016 alle 19:39

Nessuna famiglia senese disposta ad accogliere migranti

Solo Siena e Livorno non hanno famiglie disposte ad accogliere migranti

Nessuna disponibilità a accogliere migranti da famiglie di Siena e provincia, così come da Livorno. Sono le uniche due province toscane che non hanno raccolto l’invito della Regione Toscana. Sono 11 le famiglie di Firenze disposte ad ospitare, 4 quelle di Arezzo, 3 di Grosseto, 2 da Pisa ed 1 da Pistoia, Massa Carrara, Lucca e Prato.

In sette giorni giorni effettivi di attività, dal 28 luglio ad oggi, 5 agosto, hanno telefonato in più di cento, sessanta per chiedere informazioni (qualcuno, da fuori regione, anche per capire se esistono progetti simili nei loro territori) e il resto già pronti e decisi ad accogliere un richiedente asilo in casa o a mettere a disposizione l’appartamento sfitto.

La Toscana ha tenuto a battesimo la scorsa settimana il numero “Accoglienza Migranti” – 055.4383030, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 (il giovedì anche dalle 14 alle 17) – e la risposta non è mancata. In ventiquattro sono pronti ad accogliere da subito un profugo in famiglia, che non sarà il richiedente asilo appena sbarcato ma chi è già in Italia da almeno sei mesi, come previsto dall’accordo firmato con il Ministero dell’interno e le Prefetture. Hanno telefonato coppie, famiglie con figli e single, come già era successo l’anno scorso tra settembre e novembre, dopodiché il numero di telefono era stato chiuso in attesa del via libera dal Governo, arrivato dopo dieci mesi. Altri ventuno si sono fatti avanti offrendo la disponibilità di altrettanti appartamenti, capaci al minimo di ospitare duecento persone. E’ la nuova frontiera del modello toscano di accoglienza diffusa, portato avanti fin dal 2011.

Tra chi ha chiamato il numero telefonico attivato dalla Regione non mancano curiosità. A farsi avanti c’è stata ad esempio anche una coppia del Mali, da cinque anni residente in Toscana, regolare e con lavoro stabile, che accoglierebbe volentieri richiedenti asilo in casa.

Tra chi ha offerto la disponibilità di un appartamento vuoto c’è un signore di Terentola, in provincia di Arezzo, che però ha gli immobili sfitti a Fondi, nel Lazio in provincia di Latina. Una telefonata è giunta anche da Taranto in Puglia, ma non potrà essere presa in considerazione. Dalla Toscana arrivano invece da Firenze (8 immobili messi a disposizione), Grosseto (4), Pistoia (ancora 4), Arezzo (2), Livorno (1), Massa Carrara (1) e Siena (1). Sette province su dieci hanno risposto all’appello.

Gli ultimi dati, aggiornati al 31 luglio, dicono che i richiedenti asilo ospitati in Toscana in oltre seicento strutture sono saliti a 9.662. Negli Sprar, strutture di seconda accoglienza, sono ospiti invece in 671 al momento, con duecento posti liberi a disposizione con i nuovi progetti in corso di attivazione.



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