La senese Elisa Toti, coinvolta nel procedimento Ruby ter contro Berlusconi, avrebbe ricevuto ancora la “paghetta”
Una specie di “paghetta” mensile, con cifre variabili tra i 2mila ed i 3mila euro, era quanto ancora riceveva l’olgettina senese Elisa Toti da Silvio Berlusconi. Oltre a lei ad essere ancora aiutate dall’ex premier erano Aris Espinosa, Miriam Loddo e Giovanna Rigato.
Nei giorni scorsi Silvio Berlusconi è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Milano per queste consegne di denaro in contanti, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli, avvenute fino al mese di novembre.
Il nuovo fascicolo per corruzione in atti giudiziari a carico dell’ex premier e delle giovani (già coinvolte nel procedimento ‘Ruby ter’), sarebbe scaturito da alcuni approfondimenti effettuati dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta, sempre coordinata dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, per una tentata estorsione a carico dello stesso Berlusconi da parte di Giovanna Rigato, che avrebbe cercato di ottenere con minacce fino a un milione di euro dal leader di Forza Italia. In particolare, gli inquirenti avrebbero ascoltato a verbale di recente Spinelli – uomo di fiducia del Cavaliere e già addetto in passato ai pagamenti delle ragazze, passate dalle serate hard ad Arcore al banco dei testimoni nei due processi sul caso Ruby – proprio in relazione alle nuove consegne di denaro in contanti alle quattro giovani che sarebbero avvenute fino allo scorso novembre.
Elisa Toti, torraiola senese di 38 anni, è finita nell’inchiesta delle olgettine fin dalla prima ora, nel lontano 2010. Più volte è stato ipotizzato e le è stato chiesto se Berlusconi le avesse dato denaro per prestazioni sessuali ma Elisa Toti ha negato anche davanti al giudice, ammettendo comunque di aver ricevuto un’auto, la garanzia per la casa da acquistare e bonifici, oltre a regali sequestrati durante la perquisizione nella sua casa dall’ex premier, per semplice amicizia.
