"Nuova vita" per il Museo Civico di Siena: restauro e illuminazione

Di Redazione | 20 Giugno 2016 alle 14:00

"Nuova vita" per il Museo Civico di Siena: restauro e illuminazione

Museo Civico, la valorizzazione del Comune

Una complessiva operazione di valorizzazione del patrimonio e degli spazi del Museo Civico articolata su progetti di restauro e catalogazione delle opere d’arte e di nuova illuminazione delle sale. A seguito delle relative deliberazioni di giunta dello scorso 14 giugno, sono state presentate oggi in conferenza stampa, nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, le varie tipologie di intervento delle quali beneficerà presto il Museo Civico. “Grazie al risanamento del bilancio e ai fondi per la Capitale italiana della Cultura – ha introdotto il sindaco Bruno Valentini – possiamo fare importanti investimenti per valorizzare quell’autentico patrimonio storico e artistico che è il Museo Civico. Un luogo che ogni anno, insieme alla Torre del Mangia, attrae centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo facendo del nostro Palazzo Pubblico uno dei monumenti più importanti e conosciuti d’Italia e che, pertanto, va sottoposto ad un’opera costante di manutenzione ma anche di innovazione nelle modalità di fruizione e presentazione”. E’ stata l’assessore alla Cultura, Francesca Vannozzi, a illustrare nello specifico le azioni che “per quanto eterogenee e diversificate per natura e caratteristiche tecniche – come ha sostenuto – concorrono all’univoco fine di qualificare ulteriormente la fruizione del patrimonio artistico e architettonico del nostro prezioso Museo Civico. Una vera operazione culturale, articolata in più fasi, volta alla valorizzazione di un luogo di cultura che, per l’ingente valore delle sue opere d’arte dagli autori prestigiosi e per la suggestione evocata dai suoi spazi e dalla struttura stessa, richiama visitatori e studiosi da tutto il mondo e, per questo, ribadisce il ruolo e l’immagine di Siena sullo scenario culturale internazionale”.

L’assessore Vannozzi ha innanzitutto descritto come questo primo intervento prenda avvio dal restauro dell’antico portale ligneo di Domenico di Niccolò, risalente al XV secolo, la cui cornice marmorea è stata eseguita successivamente da Bernardo di Rossellino, e che introduce alla Sala del Concistoro. “Opere di assoluto valore storico-artistico – ha commentato – che richiedevano da tempo un restauro e una pulitura da affidare a personale esperto e dotato delle necessarie qualifiche. In particolare, il portale ligneo intarsiato si presenta opacizzato e interessato da tarlature che rischiano di comprometterne l’integrità e la leggibilità delle tarsie. La cornice marmorea è invece interessata da un fisiologico annerimento diffuso della sua superficie, dovuto al tempo e all’usura”. L’intervento sarà affidato a figure professionali dell’albo dei restauratori, secondo le indicazioni della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, che affianca l’operazione culturale secondo un criterio di priorità per le emergenze evidenziatesi. La seconda scelta della giunta, sempre in ambito di conoscenza, conservazione e fruizione del patrimonio artistico, interessa la ricognizione e catalogazione delle collezioni presenti nei depositi del Museo Civico “poco note al pubblico – ha sottolineato l’assessore Vannozzi – ma di grandissimo valore artistico. Il progetto di una catalogazione programmata è il primo passo per la loro valorizzazione, in modo che possano essere esposte al pubblico in una serie di piccole mostre da allestire nel Palazzo per poi valutare, se possibile, di ricollocarle in forma permanente nel percorso museale. La disponibilità di una banca dati sulla consistenza del patrimonio artistico potrà inoltre agevolare la programmazione di piani annuali di conservazione, restauro e manutenzione ordinaria, attivando così un processo virtuoso di valorizzazione complessiva”. Il progetto di catalogazione prevede l’utilizzo delle relative schede dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e sarà implementato in fasi successive partendo dalla collezione numismatica, con un riordino preliminare, e prevedendo anche la necessaria campagna fotografica e l’inserimento dei dati catalografici in una banca dati. Le fasi successive riguarderanno le altre collezioni e le tele in deposito. Il terzo intervento illustrato in conferenza stampa è quello finalizzato a favorire la migliore fruizione dei percorsi espositivi, grazie a un piano progettuale per la realizzazione di nuove soluzioni illuminotecniche in grado di valorizzare ulteriormente le qualità architettoniche e artistiche del Museo Civico. I corpi luce attualmente presenti, per posizionamento e caratteristiche tecniche, creano infatti dei fenomeni di abbagliamento e non illuminano in modo uniforme gli affreschi delle sale e le loro volte, che restano in penombra. “Questo intervento si presenta come sviluppo operativo ed esecutivo – ha concluso l’assessore – di attività previste a suo tempo per la candidatura di Siena a Capitale europea della Cultura 2019. Con questa operazione di portata innovativa il Museo Civico potrà essere un modello internazionale per una nuova concezione di illuminazione museale, impostata sulla cosiddetta “forma percettiva visiva”, nonché come primo esempio di grafica e mapping dinamica e multimediale”. Il progetto illuminotecnico è stato suddiviso in due lotti allo scopo di procedere per stralci funzionali: il primo interesserà la Sala della Pace o del Buongoverno, l’anticappella o vestibolo della Cappella dei Signori e il relativo corridoio e, sul fronte delle uscite di sicurezza, le scale di accesso alla sezione museale.



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