Palio di Asti: dopo le prove novità, curiosità e polemiche

Di Redazione | 16 Settembre 2017 alle 20:21

Palio di Asti: dopo le prove novità, curiosità e polemiche

Mari non monta, il sindaco vuol cambiare la data del palio, le contrade sponsorizzano i cavalli

L’ultimo palio dell’anno, quello di Asti, non fa mancare mai le sorprese e anche qualche polemica. In occasione del cinquantesimo della ripresa della manifestazione, Asti è stata costretta ad adottare i mezzosangue e da Siena sono arrivati in Piemonte tantissimi nomi conosciuti. Per i senesi gli occhi sono puntati su Preziosa Penelope, non gradita sul tufo e quindi emigrata per far vedere di cosa è capace. E in effetti, durante le prove, ha dimostrato di essere in forma stupenda.

In effetti, nonostante gli astigiani non mandino giù l’obbligo di dover utilizzare mezzosangue al posto dei purosangue, i cavalli sembrano adattarsi meglio del previsto alla pista lunga e alla terra non compattata di Piazza Alfieri. Ed i fantini iniziano a fidarsi.

Ci sono tutti, anche quelli che a Siena non si vedono da un po’ come Martin Ballesteros, ma la vigilia ha riservato il grande rifiuto di Andrea Mari che avrebbe dovuto indossare la giubba di Via Tosto, ma dopo essersi visto bocciare dai veterinari i due cavalli preferiti, ha scelto di lasciare il posto al giovane Salvo Vicino.

A disputare le batterie, tre di sette cavalli, per accedere alla finale a nove, domani saranno:

 

FRANCESCO CARIA Tremendo SAN MARTINO SAN ROCCO  bianco e verde Preziosa Penelope
ANDREA COGHE Tempesta SAN PAOLO oro e rosso Lauretta Mia
GIUSEPPE   ZEDDE Gingillo SAN LAZZARO giallo e verde Bomario
VALTER PUSCEDDU Bighino TORRETTA bianco rosso e blu Epico
ANTONIO SIRI Amsicora SAN DAMIANO rosso e blu Luky Strike
ANDREA   FARRIS Sentenza SAN MARZANOTTO oro e blu Asso
SANDRO GESSA Gessino TANARO bianco e azzurro Tosca prepotente
ALESSANDRO CERSOSIMO NIZZA MONF.TO

giallo e rosso

Rapallo

 

 

DINO PES Velluto CATTEDRALE bianco e azzurro Black Eagle II
FEDERICO ARRI MONCALVO bianco e rosso Portorose
DONATO CALVACCIO Il Musico CASTELL’ALFERO azzurro bianco e oro Giandujot
MASSIMO COLUMBU Veleno II CANELLI bianco e azzurro Astispumante258 santero
ANDREA   CHESSA Nappa II MONTECHIARO bianco e celeste Trifola
SIMONE MEREU Deciso BALDICHIERI argento azzurro oro Argipura Blu
LUIGI BRUSCHELLI Trecciolino SAN SILVESTRO oro e argento Sara sicuro
RUBEN MARTIN BALLESTEROS Pampero SANTA MARIA NUOVA rosa e azzurro Il barbaro
CARLO SANNA Brigante SAN PIETRO rosso e verde Piccolo diavolo
SEBASTIANO MURTAS Grandine SANTA CATERINA rosso e celeste Questurino

 

SALVO VICINO VIATOSTO bianco e azzurro Ecoabitare
ALBERTO RICCERI Salasso SAN SECONDO bianco e rosso Bonantonio da Clodia
GIOVANNI ATZENI Tittia DON BOSCO giallo e blu Vivaio

Tra tanti nomi conosciuti dei cavalli scelti dalle contrade, spiccano nomi sconosciuti e curiosi, come Astispumante o Giandujot. Ad Asti hanno infatti deciso che ogni rione può iscrivere il cavallo con il nome che preferisce, anche se non è quello che appare nel libretto. Ecco dunque che alcune contrade hanno deciso di “sponsorizzare” il proprio cavallo.

“La sponsorizzazione dei cavalli è l’ultimo dei miei problemi” dice Maurizio Rasero, nuovo sindaco di Asti, eletto da appena tre mesi, ancora arrabbiato per non essere riuscito a portare a casa il permesso di poter continuare a correre con i purosangue. “Non c’è stato rispetto per il mantenimento di una nostra tradizione e io mi dovrei preoccupare dei nomi dei cavalli? Se i rioni vogliono usarli come sponsor lo facciano pure. Ci ridiano i purosangue e poi ne riparliamo”.

In effetti il nuovo sindaco, che ha una grande esperienza di palio essendo stato a lungo dirigente, di idee per la manifestazione astigiana ne ha molte.

Quella che potrebbe avere i maggiori riflessi su Siena è la proposta di spostamento del palio alla prima domenica di settembre, ad appena due settimane dal Palio di Siena. Questo sì che per Siena potrebbe creare qualche grattacapo. Se dovessero restare i mezzosangue la scelta tra presentarli al Palio di luglio o accettare gli ingaggi astigiani potrebbe propendere verso la seconda ipotesi.



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