Palio di Asti: il sindaco non cede e si corre con i purosangue

Di Redazione | 17 Settembre 2016 alle 20:12

Palio di Asti: il sindaco non cede e si corre con i purosangue

I favoriti al palio di Asti

Ha difeso il suo palio con le unghie e con i denti il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, pieddinia scadenza del primo mandato. Lo ha difeso così tanto da assumersi una bella responsabilità, forte comunque di uno stuolo di avvocati che hanno dimostrato al delegato Unire che la pista di Asti differisce davvero di pochissimo da quella di un ippodromo. E che la sicurezza non è in discussione.

Sul fronte senese quello che interessa maggiormente di un palio così profondamente diverso da quello di Siena è proprio il timore che anche ad Asti si possa passare ai mezzosangue. Trattandosi di un palio che corre a fine stagione e dove gli ingaggi per i cavalli sono molto interessanti, proprietari e scuderie senesi potrebbero essere indotte ad investire soprattutto per soggetti adatti a Piazza Alfieri piuttosto che alla Piazza del Campo. Senza contare poi l’aumento del costo dei cavalli prodotti dalla Sardegna.

Ma Brignolo pare tranquillo: “Si corre quest’anno e anche i prossimi. Vogliamo garantire le particolarità della nostra festa. Ed il purosangue ne fa parte”. La protesta degli animalisti, di casa ad Asti ma sempre snobbati e relegati a poco più che folklore, è naufragata sotto l’acquazzone che, nel pomeriggio, ha fatto affrettare i tempi delle tre prove della vigilia.

Ventuno i contendenti, divisi tra rioni, borghi e comuni (nessuno è definito contrada) che si sfideranno in tre batterie, ognuna delle quali consacrerà tre finalisti.

Mossiere, per la prima volta ad Asti (dopo che Renato Bircolotti ha chiesto un periodo di stop), è Daniele Masala, vecchia e apprezzata conoscenza senese, che torna sul verrocchio dopo dieci anni.

Favoritissimo della vigilia è Valter Pusceddu, vincitore lo scorso anno per San Paolo e quest’anno impegnato con lo stesso cavallo ma con un giubbetto diverso, quello rosso blu di Torretta. Nelle statistiche delle possibilità lo danno ad un buon 85%.

Ma le speranze sono alte anche per Tanaro che ha scelto Sandro Gessa, e Santa Maria Nuova che ha ritrovato un “sempreverde” Martin Ballesteros. Cattedrale di affida a Dino Pes, Nizza Monferrato a Giovanni Atzeni, San Lazzaro a Giuseppe Zedde e San Pietro a Francesco Caria.

Da non sottovalutare anche San Damiano con Antonio Siri, Moncalvo con Federico Arri, e poi ancora Canelli con Massimo Columbu, Don Bosco con Gianluca Fais.

San Secondo ha scelto Enrico Bruschelli, Viatosto Gianluca Mureddu, mentre Santa Caterina, che doveva montare Andrea Mari, si affida a Sebastiano Murtas (Brio fa comunque da assistente…). San Martino San Rocco ha scelto Andrea Coghe, San Paolo invece Giosuè Carboni.

Castell’Alfero ha scelto un nome nuovo per il panorama paliesco: il giovane Nicholas Saccu, Baldichieri monta Simone Mereu, San Silvestro Andrea Chessa, Montechiaro Carlo Sanna e San Marzanotto Alessandro Chiti.

Tanti i senesi già presenti ad Asti dalla giornata di venerdì. Si corre domani, domenica 18 settembre: alle ore 16 le tre batterie di qualificazione, alle ore 18 il palio.

Speciale palio di Asti con interviste e commenti sulle problematiche relative a Siena la prossima settimana su Siena Tv



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