Paolo Morello Marchese, arriva la sospensione

Di Redazione | 24 Gennaio 2017 alle 17:12

Paolo Morello Marchese, arriva la sospensione

Sospensione dal primo febbraio per l’attuale Dg della Asl Toscana Centro

La condanna dopo la nomina di Giacomo Centini come direttore amministrativo della ex Asl 7 di Siena nel 2011 vale la sospensione dall’incarico di Paolo Morello Marchese dal primo febbraio 2017. Lo afferma il quotidiano “Repubblica”. L’attuale dg della Asl Toscana Centro, ripercorrendo i fatti dell’epoca avrebbe incaricato Centini prima che il suo nome figurasse tra i candidabili nella lista che fu pubblicata dalla Regione solo 9 giorni dopo, in seguito all’esame dei curriculum. La legge Severino dal 2012 avrebbe reso poi l’incompatibilità in seguito alla condanna a un anno e messo per abuso di ufficio, poi sospesa.  Il legale di Morello Marchese ha già fatto ricorso in appello: tutto potrebbe cambiare nel secondo grado di giudizio. Il dg avrebbe già un posto nell’assessorato regionale, come ‘coordinatore’ delle Asl. Se nascesse un ricorso al giudice del lavoro, tutto potrebbe tornare come prima e Morello Marchese ritornerebbe al suo posto nella maxi-Asl .

“Apprendiamo dalla stampa che finalmente la giunta regionale Pd ha deliberato la sospensione di Paolo Morello Marchese dal ruolo di direttore generale della Azienda Usl Toscana centro, ruolo incompatibile con la condanna da lui ricevuta per abuso d’ufficio”, con sospensione della pena, “ci sono volute la nostra interrogazione del 23 novembre e una lettera al Prefetto di Firenze, per ottenere che la Regione applicasse la legge dello Stato per la prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalita’ nella pubblica amministrazione” a tutela dei cittadini”. Lo afferma il consigliere regionale M5s Andrea Quartini. “La sospensione – sottolinea in una nota – arriva esattamente a 60 giorni dalla nostra interrogazione sull’incompatibilita’ di Morello Marchese con la carica assegnatagli dalla giunta Pd della Toscana, tempo che, guarda caso, il regolamento assegna alla giunta per rispondere alle interrogazioni. Che singolare coincidenza” conclude il Cinque Stelle.



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