Raggirano parroco dal cuore d'oro

Di Redazione | 30 Marzo 2016 alle 12:02

Raggirano parroco dal cuore d'oro

Il parroco ricaricava la postepay dei truffatori

Avevano individuato una categoria che la bontà d’animo e la propensione alla carità dovrebbe averla innata, quella dei parroci, e a loro si rivolgevano con storie lacrimevoli e richieste di denaro.

Nel mese di dicembre il parroco di una chiesa della periferia di Siena riceve la telefonata di uno sconosciuto che gli chiede 775 euro raccontando che la sua vettura si era fermata lungo la strada e non aveva denaro per richiedere un carro attrezzi. Con toni accorati e di sconforto chiedeva di ricaricare la sua carta postepay perchè faceva freddo e le sue due bambine piangevano disperate.

Il buon parroco si muove a compassione e corre a ricaricare la carta di quello che appariva come un padre disperato.

Il giorno successivo un altro uomo chiama al telefono il parroco, si presenta come comandante dei carabinieri e ringrazia per il versamento del denaro all’uomo che lui descrive come un padre irreprensibile che sta attraversando un periodo di difficoltà così grande da pensare al suicidio. Ed il finto carabiniere insiste perchè il parroco mostri ancora quella carità cristiana insita nel suo ruolo, mettendo nuovamente mano al portafoglio. Il parroco si fa convincere e ricarica altre 800 euro a quello che ritiene un padre disoccupato e disperato.

Da Natale a Capodanno le telefonate dei due si susseguono ed il prelato arriva a versare un totale di 7mila euro. Poi si insospettisce e si rivolge ai carabinieri di viale Bracci raccontando tutta la storia e fornendo i numeri delle postepay ricaricate. I militari dell’Arma hanno ricostruito le elargizioni, hanno verificato gli intestatari e i movimenti delle carte e hanno scoperto di avere a che fare con due soggetti che già in passato, e più volte, erano stati denunciati per truffa. I carabinieri hanno scoperto che anche altri sacerdoti erano caduti nella stessa rete e tra i benefattori anche un parroco della provincia di Cagliari che aveva inviato 1800 euro.

I due uomini, originari di Civitanova Marche, sono stati individuati dai carabinieri e denunciati per truffa. Se i parroci raggirati non si faranno muovere nuovamente a compassione e non ritireranno la denuncia, i due saranno processati.



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