Rissa in Pantaneto, denunciato aretino ventenne

Di Redazione | 8 Agosto 2016 alle 19:50

Rissa in Pantaneto, denunciato aretino ventenne

Studente denunciato per la rissa in Pantaneto

Come sanno tutti quelli che hanno frequentato una discoteca in tempi più o meno recenti, all’interno di quegli ambienti affollati non si deve dar troppo peso ad una spinta ricevuta per caso, alla spallata di un ballerino agitato o ad un pestone. Iniziare una polemica per salvaguardare un personale amor proprio nei confronti di persone che possano aver bevuto, eccetto alcuni casi di manifesta superiorità fisica, conduce su un imprevedibile declivio, specie quando non si sa esattamente con quante persone si avrà poi a che fare, quali  freni inibitori riconoscano e quanto abbiano da perdere, dal momento che per chi ha perso la verginità con la giustizia una denuncia ulteriore non incide più di tanto.

Quando poi è partita una zuffa violenta è difficile andare a ricostruire chi è passato per primo alle vie di fatto ed è indifferente il livello di provocazione di chi si era limitato a insultare.

È questo il motivo per cui per il codice penale, quando quelli che se le danno sono più di tre, eccetto i casi manifesti di aggressione unilaterale, per il solo fatto della partecipazione attiva alla mischia violenta si concretizza per tutti il reato di rissa.

Spesso è difficile per i Carabinieri ricostruire i fatti, perché all’arrivo dei Militari chi se le doveva dare se le è già date e i testimoni esterni non hanno visto altro che sconosciuti che se le suonavano. Ma non sempre è così.

Il 20 maggio ultimo scorso, in una tarda serata trascorsa in via Pantaneto, dalle rimostranze di uno studente universitario avellinese per una spallata ricevuta nelle superaffollate Logge del Papa, nasceva una polemica con una ragazza che insultava pesantemente il giovane.

Un amico di questi rincarava la dose rendendo verbalmente pan per focaccia, e un quarto personaggio, paladino della fanciulla, partiva con gli sganassoni in una mischia convulsa che terminava soltanto con il passaggio di una macchina del 118, facente parte del dispositivo per la vigilanza sulla movida senese.

Immediatamente interveniva una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Siena – Viale Bracci, anch’essa impiegata nel servizio.

I presenti venivano identificati e convocati in caserma, dove poi sarebbero stati ascoltati per la ricostruzione dei fatti.

Lo studente veniva anche portato in ospedale alle Scotte, dove gli veniva riconosciuta una prognosi di trenta giorni, per la rottura di un incisivo dell’arcata superiore, che dovrà sostituire con una protesi, allo scopo di poter ritornare al sorriso di una volta.

Dalle descrizioni del giovane che aveva intrapreso per primo l’esibizione di pugilato e che aveva prodotto le lesioni citate, emergeva un identikit molto puntuale. Da esso i Militari dell’Arma ricavavano pazientemente una rosa di sospetti, giovani con una dimostrata particolare propensione al litigio, selezionati anche in ragione delle periodiche emergenze in Pantaneto. Le foto di costoro, raccolte in un album, venivano poi esibite alle persone che avevano assistito al ben affibbiato sganassone e molti concordavano nell’indicare un ragazzo aretino di 21 anni, residente a Siena, che sarà a breve denunciato alla locale Procura della Repubblica, per le lesioni occorse allo sfortunato interlocutore di quella notte, che nel frattempo si era già premunito, presentando ai Carabinieri una querela contro ignoti per le lesioni subite.

In attesa di una possibile ripresa della movida in Pantaneto, i Carabinieri hanno mandato a segno un’ulteriore denuncia. Il picchiatore pensava ormai di averla fatta franca, ma la pazienza degli investigatori ha infine consentito di identificarlo.

LEGGI anche Un video per denunciare il degrado di Pantaneto



Articoli correlati