Robur, Pietro Mele a Radio Siena Tv: "Cda legittimo, ma vado avanti"

Di Redazione | 29 Novembre 2016 alle 16:42

Robur, Pietro Mele a Radio Siena Tv: "Cda legittimo, ma vado avanti"

Il socio di minoranza ai microfoni di Radio Siena Tv su “Calcio Spettacolo”

E’ intervenuto in diretta, durante la trasmissione “Calcio Spettacolo” su Radio Siena Tv, il socio di minoranza Pietro Mele per chiarire alcuni aspetti della questione societaria, anche dopo l’annuncio di Federico Trani della formazione del nuovo consiglio di amministrazione bianconero, che vede lo stesso Trani vicepresidente e Anna Durio presidente.

“Lo statuto della Robur- ha detto Pietro Mele in diretta –  prevede la possibilità di fare delibere assembleari attraverso una delibera per consultazione scritta. Quindi quello che è avvenuto è attinete allo Statuto. Dopo le due assemblee che non raggiunsero il quorum, la società mandò ai soci di minoranza la possibilità di deliberare le nomine del cda attraverso consultazione scritta. Altri adempimenti quali l’approvazione del bilancio o la variazione dello statuto non sono possibili attraverso questo tipo di consultazione. Il fatto stesso che siano inviate le raccomandate fa si che i soci siano da considerare tutti presenti, anche se la raccomandata può non essere ritirata. La presenza è totalmente assicurata. A quel punto al delibera avviene per quote e Durio ha la maggiornaza quindi può deliberare. La posizione dei soci e il fatto che potessero rispondere o non rispondere è indifferente ai fini della delibera. Queste nomine, insomma sono legittime, la procedura era prevista, il fatto che alcuni soci abbiano votato o non votato non ha assolutamente importanza, non c’è un muro contro muro. Parlo a nome mio, ovviamente, però da parte nostra non c’è mai stato ostruzionismo. Quando non ci siamo peesentati all’assemblea è perché si palesava una modifica statutaria che poteva prevedere una giusta espulsione dei soci se questi avessero rilasciato dichiarazioni contro la società. Non c’è correlazione fra quelle assemblee e la delibera che riguarda un giustificata necessità di avere un organo che amministri la società stessa”.

Pietro Mele ha anche parlato della sua richiesta di intervento della giustizia per quanto riguarda il diritto di prelazione, che fu dichiarato non esercitabile a fine agosto: “Ho depositato un atto di citazione e non di querela al tribunale delle imprese di Firenze, i tempi dovrebbero molto rapidi, siamo in attesa degli eventi. Sto lavorando nell’ombra che non significa che esiste una struttura parallela, ma  cercare di tenere insieme il gruppo di persone che mi avrebbero accompagnato nel percorso, cercando di far si che questa idea di prendere il Siena possa andare avanti e magari si consolidi. Purtroppo il mio impegno per la questione Robur è in questi mesi molto impegnativo, avviene con continuità e spero di poter arrivare a far si che ci una revisione di tutti gli aspetti di legalità e ci possa essere l’esercizio del diritto che mi competeva”.



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