Si chiude il 2017, il bilancio di Valentini: "Il Comune è risanato"

Di Redazione | 31 Dicembre 2017 alle 15:32

Si chiude il 2017, il bilancio di Valentini: "Il Comune è risanato"

“Debito sceso ai livelli di venti anni fa”

Con un post sul suo profilo personale di Facebook, il sindaco Bruno Valentini, nel salutare i cittadini e augurare buon 2018, ha fatto il punto sulla situazione finanziaria del Comune, rivendicando con orgoglio i risultati della sua Amministrazione rispetto ai problemi riscontrati al momento dell’insediamento della sua giunta:

“La fine dell’anno è tempo di bilanci, che non sono fatti solo di numeri (ma anche di servizi, di qualità della vita, di occupazione, di progetti, ecc.) ma l’equilibrio finanziario di un Comune, così come per lo Stato o per una famiglia, è una condizione indispensabile per avere un futuro – ha detto – Nonostante la fine dei contributi della Fondazione MPS, a fine 2017 il debito del Comune è sceso al livello di venti anni fa. Anzi, se si depura dal tasso di inflazione (indice Istat 1997-2017 circa +39% ), il debito attuale in termini reali è più basso addirittura rispetto al 1990. Nel 2018 e nel 2019, ci saranno da pagare ancora rate annuali per 7-8 milioni, arrivando nel 2020 alla completa estinzione dei BOC con un risparmio annuo di quasi 5 milioni. Non so quanti Comuni possono vantare un risanamento così forte, reso ancor più solido dal fatto che nel 2018 gli accantonamenti per crediti incerti (le morosità su Imu, rifiuti, tariffe scolastiche, multe, imposta di soggiorno, ecc.) arriveranno a 30 milioni. Ovvero un fondo interno al Bilancio, per far fronte ai mancati incassi su tributi e tasse di ogni genere. Un altro dato eccellente è quello del fondo cassa, cioè la liquidità del Comune che serve per pagare stipendi, contributi ai più bisognosi, energia elettrica, appalti esterni, riscaldamento delle scuole, e così via. E’ di circa 15 milioni e consentirà di velocizzare i pagamenti ai fornitori del Comune, invogliandoli a lavorare per noi e magari a strappare condizioni migliori. Basta informarsi in giro per l’Italia per verificare che la nostra situazione è in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri Comuni, alcuni dei quali chiedono di poter spalmare i propri debiti su più anni per evitare il dissesto o per gestirlo. Ringrazio tutta la macchina comunale per aver conseguito questo risultato, frutto anche di un rilevante taglio al personale, pur senza comprimere il premio alla produttività. “Insieme ci siamo riusciti”, senza aumentare una tassa o ridurre un servizio. Anzi potenziando i servizi sociali, quelli scolastici, quelli culturali, quelli per il turismo, per la mobilità. Abbiamo dovuto “tirare la cinghia” fino all’inizio del 2016, quando grazie al risanamento del bilancio ottenemmo dalla Corte dei Conti la revoca dell’obbligo di destinare ogni provento da alienazioni patrimoniali alla riduzione del debito. Da allora è cominciata una pagina nuova, un vero e proprio cambio di passo che ci ha consentito di trovare le risorse per affidare la pianificazione urbanistica e per la mobilità sostenibile, per i grandi progetti culturali (come per il Santa Maria della Scala e per la mostra Lorenzetti), per ridurre i bollini Aru e ZTL, per investire efficacemente sulla manutenzione del patrimonio comunale e delle infrastrutture. Adesso non fa più paura indebitarsi per fare investimenti, anche di grandi dimensioni (come la nuova scuola di San Miniato), perchè è diventato perfettamente sostenibile, senza scaricarne i costi sulle generazioni future. Potevo cavarmela con un generico (ma sentito) buon 2018, ma ho preferito spiegare perchè può essere davvero un 2018 migliore”.



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