Siena e le Belle Arti, una mostra sull’eterna sfida tra innovazione e tradizione Scuola di nudo tra gli eventi collaterali dell’esposizione

Di Redazione | 16 Dicembre 2016 alle 11:58

Siena e le Belle Arti, una mostra sull’eterna sfida tra innovazione e tradizione  Scuola di nudo tra gli eventi collaterali dell’esposizione

La mostra, aperta fino al 31 gennaio, sarà ospitata negli spazi del Complesso Santa Maria della Scala. Ogni venerdì sarà possibile partecipare al workshop dedicato alla scuola di nudo su prenotazione.

 Un viaggio tra documenti, opere e testimonianze di due momenti fondamentali della storia dell’Istituto di Belle Arti di Siena: l’affermazione del Purismo e il suo superamento. È questo il cuore della mostra “Innovazione e tradizione. Alle Belle Arti tra Otto e Novecento” che sarà inaugurata oggi, venerdì 16 dicembre, a Siena presso il Complesso museale Santa Maria della Scala. L’esposizione, curata da Leonardo Scelfo, è uno degli eventi dedicati ai duecento anni del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna”, fondato il 16 settembre 1816.

La mostra e la scuola libera del nudo. La mostra proseguirà fino al 31 gennaio e sarà arricchita dal workshop dedicato alla scuola libera del nudo. Ogni venerdì, escluso il 6 gennaio, dalle ore 16 alle ore 18.30 verrà offerta l’opportunità di ritrarre dal vero un modello, come nella tradizione ottocentesca. Gli aspiranti ritrattisti saranno seguiti dai docenti Giovanni Pala, Cesare Baglioni, Veronica Finucci, Alice Leolini. La partecipazione, per un massimo di dodici persone a lezione, è libera e gratuita, su prenotazione.

L’innovazione. L’esposizione è articolata in tre sezioni e si svilupperà in un percorso a ritroso, dall’innovazione alla tradizione. La prima parte contiene documenti, dipinti e sculture che testimoniano una volontà di rottura con la tradizione. Fulcro di questa sezione sarà l’opera Sul Calvario esposta a Siena una sola volta, nel 1895, a Palazzo Spannocchi. Tale dipinto realizzato a Roma da Arturo Viligiardi rompe con la tradizione del Purismo e indica una strada a quei giovani allievi della scuola che vogliono misurarsi con le novità artistiche che si stanno affermando in campo nazionale e internazionale. Le novità introdotte a Siena da Viligiardi risultano infatti fondamentali per Paride Pascucci, Patrizio Fracassi, Fulvio Corsini e Guido Bianconi, giovani artisti desiderosi di liberarsi della tradizione artistica locale, sempre più ripiegata su sé stessa e incapace di offrire validi modelli da seguire.

La tradizione. Questa sezione sarà caratterizzata da documenti, disegni e opere che vanno dal periodo della fondazione dell’Istituto fino al 1888, anno della morte di Luigi Mussini, il direttore che fin dalla sua nomina assunse il ruolo di guida artistica della scuola, difendendo i principi del Purismo e chiudendosi a ogni forma di innovazione espressiva.

La fondazione. La terza parte del percorso espositivo raccoglie tre disegni che testimoniano il periodo della fondazione dell’Istituto e in particolare della direzione di Giuseppe Colignon (1816 – 1827), caratterizzata dall’adesione a un moderato stile neoclassico.

“Questa esposizione – sottolinea il Dirigente Scolastico, Sandra Fontani –  rappresenta l’ennesima testimonianza del profondo legame da sempre esistente tra la città di Siena ed il Liceo Artistico, esempio di scuola aperta che anima ora, come nel passato, il contesto sociale e culturale in cui opera. Ringrazio tutta la comunità scolastica che, con unanime impegno, si è dedicata all’organizzazione dei festeggiamenti per i 200 anni del Liceo Artistico. In particolare, ringrazio il curatore della mostra Leonardo Scelfo, l’Amministrazione Comunale, il Santa Maria della Scala e tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo evento che si colloca nel cuore di tali celebrazioni”.

“La mostra – afferma Giovanni Pala, responsabile del Liceo Artistico – accende i riflettori su un momento centrale della storia dell’Istituto, recuperando opere, documenti e testimonianze dell’epoca. Ma l’esposizione guarda anche al presente del Liceo e alle opportunità che questa scuola continua a offrire sia come luogo di formazione che come spazio di confronto di idee”.

Informazioni. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto per accedere al Santa Maria della Scala, aperto il lunedì, mercoledì, giovedì dalle ore 10 alle ore 17; il venerdì dalle ore 10 alle ore 20; il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 19. Il giorno di chiusura è il martedì. In occasione delle festività il Santa Maria della Scala rimarrà chiuso il 25 dicembre. Per partecipare gratuitamente al workshop dedicato alla scuola libera del nudo, in programma ogni venerdì, escluso il 6 gennaio, dalle ore 16 alle ore 18.30, è necessaria la prenotazione al numero 333 6489744.

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