Siena è un percorso ad ostacoli per i disabili

Di Redazione | 17 Aprile 2018 alle 19:55

Siena è un percorso ad ostacoli per i disabili

Siena Tv ha attraversato parte della città in compagnia del presidente dell’associazione paraplegici senesi Coradeschi per valutare lo stato dell’arte di barriere architettoniche e accessi facilitati per portatori di handicap: c’è ancora molto da fare

Questo pomeriggio, Siena Tv ha fatto un giro in città con il presidente dell’associazione paraplegici di Siena , Lorenzo Coradeschi, per valutare se la città sia a misura di disabile e quante barriere architettoniche ancora rendono difficile la vita a tali soggetti. Partiti dall’Antiporto, abbiamo percorso viale Vittorio Veneto e via Camollia fino alla Lizza. Già al nostro ritrovo, davanti alla risalita che dalla stazione porta fino ai pressi di santa Petronilla, il nostro amico Lorenzo trova il primo grande ostacolo. infatti, arrivare alla stazione ferroviaria di Siena dall’Antiporto è praticamente impossibile per chi, come Lorenzo, ha un handicap motorio ed è costretto a muoversi con una carrozzina non essendoci nessun mezzo di trasporto nè tantomeno struttura in grado di permettere lo spostamento di persone con handicap.

Il nostro percorso continua in Piazza d’Armi dove la banca, ci fa notare Lorenzo, è accessibile solo da una piccola rampa, spesso occupata da auto in sosta e per di più, in condizioni pessime vista la presenza di radici di pino che deturpano il manto stradale e il marciapiede. Proseguendo verso porta Camollia, facciamo caso però anche ai molti negozi che dopo recenti ristrutturazioni hanno predisposto pedane per disabili. Però sono proprio i negozianti del tratto che abbiamo percorso questo pomeriggio, i primi ad essere messi sotto accusa dal presidente dell’associazione paraplegici. Nel nostro itinerario, Lorenzo ci fa presente la moltitudine di problemi esistenti in città. Tutte situazioni a cui nessuno farebbe caso, se non in presenza di persone come Lorenzo che hanno problemi a sorpassare anche scalini di pochi centimetri. Sono molti i negozi senza il dovuto ingresso, anche esercizi da poco aperti. Alcuni presentano pedane che vista la loro conformazione tali non possono essere definite, altri invece non le hanno proprio.

Non c’è la dovuta presenza del Comune, dice Lorenzo, che denuncia la carenza del Palazzo in materia di barriere architettoniche e rispetto delle norme vigenti a carico dei negozianti, che spesso aggirano la legge o trovano stratagemmi per mettersi in regola, senza però garantire il giusto servizio a chi non ha la possibilità di spostarsi liberamente.

Andrea Mari



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