A Siena uno studio su nuovi farmaci per sclerosi multipla

Di Redazione | 22 Febbraio 2017 alle 20:58

A Siena uno studio su nuovi farmaci per sclerosi multipla

Studio dell’Università di Siena su sclerosi multipla

Uno studio dell’Universita’ di Siena apre prospettive nuove per lo sviluppo di farmaci e per la cura della sclerosi multipla grazie alla molecola di un cannabinoide sintetico che rieduca il sistema immunitario dei pazienti affetti dalla malattia. La molecola secondo lo studio, appena pubblicato dai professori Pasquale Annunziata e Federico Corelli dell’Universita’ di Siena sulla rivista internazionale “Journal of Neuroimmunology, apre le porte ad una nuova generazione di farmaci. Gli effetti della molecola sintetizzata nei laboratori dell’Universita’ di Siena sono stati infatti saggiati in vitro sulle cellule prelevate dai pazienti, evidenziando un’elevata selettivita’ sul recettore CB2 legato al sistema immunitario e un’azione molto potente anche a bassissima concentrazione.

” I cannabinoidi – spiega il prof. Annunziata – sono molecole che agiscono su due differenti recettori, sia a livello del sistema nervoso centrale (CB1) sia a livello delle cellule del sistema immunitario (CB2). Da anni si cerca una molecola di sintesi che abbia effetti solo sul recettore CB2, evitando gli effetti psicotropi dovuti alle interazioni con il recettore CB1. La molecola utilizzata nel nostro studio- precisa Annuziata e’ risultata estremamente selettiva proprio su questo recettore, il CB2, e ha mostrato un effetto immunomodulatorio potente sulle cellule dei pazienti con sclerosi multipla anche a concentrazioni molto basse, dell’ordine delle nanomoli. Nel contesto di iperattivita’ del sistema immunitario che caratterizza la malattia, questo significa che la molecola agisce rieducandolo a comportarsi in maniera normale”. Lo studio e’ il risultato di una collaborazione pluriennale interdisciplinare tra il gruppo di ricerca dell’Unita’ di Neuroimmunologia del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze e uno dei gruppi di ricerca di Chimica farmaceutica del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Ateneo senese.



Articoli correlati