Spaccio tra gli studenti senesi: il pusher è diciottenne

Di Redazione | 21 Settembre 2016 alle 10:50

Spaccio tra gli studenti senesi: il pusher è diciottenne

Il pusher diciottenne minacciava i coetanei che non pagavano

Diciotto anni appena ma l’ambizione di diventare un grande criminale. Ed il giovane siciliano, D.M. nato nel ’98 in Sicilia ma residente nel senese, aveva già imparato una buona parte del mestiere, soprattutto per quanto riguarda la capacità di recuperare denaro con minacce e atti persecutori.

Il giovane, gravato da piccoli precedenti per droga, da tempo aveva avviato una fiorente attività di spaccio che vedeva coinvolti numerosi studenti della provincia.

I servizi mirati dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siena guidati dal colonnello Giorgio Manca, da tempo avevano iniziato a monitorare gli spostamenti del giovane siciliano che in breve tempo è emerso nell’ambiente della droga senese per la capacità di intessere una fitta rete di relazioni con altri spacciatori e con giovanissimi studenti delle scuole del capoluogo senese.

Il cerchio attorno al giovane si è stretto quando i militari della compagnia di Poggibonsi hanno raccolto la denuncia di uno studente minorenne che, caduto nelle rete della droga, si è trovato a dover fare i conti con il proprio pusher che chiedeva in maniera pressante di saldare i debiti contratti a seguito delle cessioni di sostanza stupefacente.

Per diverse settimane il minorenne è riuscito ad evitare il proprio pusher anche grazie al fatto di aver cambiato utenza telefonica cellulare ma, nella giornata dello scorso 19 settembre, è stato raggiunto da una telefonata minatoria sulla nuova utenza che non lasciava dubbi su chi fosse l’interlocutore.

La persona dall’altra parte del telefono ha intimato al minorenne di presentarsi l’indomani mattina, martedì 20 settembre, in piazza del Campo a Siena portando 500 euro pena gravi ripercussioni fisiche.

Il giovane quindi, temendo per la propria incolumità, si è rivolto ai militari della stazione di Colle Val d’Elsa  spiegando in che guaio fosse finito e chiedendone quindi l’aiuto.

Gli uomini della compagnia valdelsana hanno perciò predisposto uno specifico servizio nel luogo pattuito per l’incontro ed hanno atteso il momento dell’incontro tra il minorenne ed il pusher.

Al minorenne i militari dell’Arma, in caserma, prima dell’incontro, avevano consegnato alcune banconote “segnate” che il giovane avrebbe dovuto consegnare all’estorsore così, subito dopo l’incontro, gli uomini dell’Arma hanno proceduto a fermare il pusher eseguendo una perquisizione personale e rinvenendo, occultate negli slip le banconote segnate che il minorenne, aveva dovuto consegnargli poco prima.

Sempre occultata negli slip, i militari della Benemerita hanno rinvenuto due dosi da 1,5 grammi cadauna di sostanza stupefacente del tipo hashish.

I carabinieri del capitano Ferella quindi, dopo le prime formalità, hanno condotto il pusher siciliano presso il proprio domicilio ove è stata eseguita una nuova perquisizione che ha consentito di rinvenire ulteriore sostanza stupefacente, materiale da taglio e confezionamento oltre ad un bilancino di precisione.

D.M. quindi è stato dichiarato in stato di arresto per estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il P.M. di turno ha quindi disposto per il giovane siciliano gli arresti domiciliari.

Nell’ambito delle indagini, i militari dell’Arma hanno anche deferito un secondo giovane poiché resosi responsabile di concorso nella detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, avendo questi ceduto, in più occasioni, la sostanza stupefacente al minorenne vittima dell’estorsione.



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