Usl Toscana: pronti 190 milioni per gli investimenti sul territorio

Di Redazione | 18 Novembre 2016 alle 9:44

Usl Toscana: pronti 190 milioni per gli investimenti sul territorio

Il piano degli investimenti fino al 2018 illustrato alla Conferenza dei sindaci

I presidenti delle articolazioni zonali e delle Società della salute della Asl Toscana sud est hanno incontrato a Siena, la Direzione aziendale per fare il punto sullo stato di avanzamento nella riorganizzazione della rete ospedaliera e sul piano degli investimenti 2016-2018. Alla riunione sono intervenuti, oltre ai sindaci rappresentativi, anche il direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese dr Pierluigi Tosi e il rettore dell’Università di Siena prof. Francesco Frati. “Fin da quando si è insediata la Conferenza dei sindaci della Usl Toscana Sud Est e sono stato eletto presidente, – ha detto Giacomo Termine – ci siamo dati l’obiettivo di monitorare costantemente il lavoro della Direzione aziendale. Abbiamo scelto lo strumento del confronto e della condivisione degli obiettivi e la conferenza dei sindaci è la sede deputata a questo confronto. Oggi cominciamo con i presidenti delle Articolazioni zonali e delle Società della salute, ma è mia intenzione illustrare il Piano degli investimenti e la Rete ospedaliera in ciascuna provincia di Arezzo, Grosseto e Siena, incontrando tutti i sindaci e tutti i territori. Sarà questa l’occasione per scendere nel dettaglio sull’organizzazione degli ospedali e sulle attività che verranno ulteriormente sviluppate in ogni singolo presidio”. Nel merito, il piano degli investimenti 2016-2018 dell’Azienda Usl Toscana Sud Est prevede prioritariamente il completamento di quelli già avviati, gli adeguamenti finalizzati alla sicurezza, antincendio e sismica, gli adeguamenti utili ai fini dell’accreditamento delle strutture e il rinnovo/potenziamento del parco tecnologico in dotazione all’interno delle strutture ospedaliere e distrettuali. L’importo complessivo è di 190 milioni di Euro per tutta l’azienda Usl Toscana Sud Est, di cui 37 destinati alle tecnologie sanitarie. Si tratta di importi a trascinamento, il che vuol dire investimenti appena realizzati o in corso, affiancati da nuovi investimenti. Ecco la mappa del piano riguardante l’ambito provinciale senese.

Per l’Alta Val d’Elsa sono 15 i milioni che ricomprendono l’area critica all’ospedale di Campostaggia già conclusa anche nella dotazione tecnologica; la ristrutturazione del presidio Santa Fina a San Gimignano, già iniziato e per il quale è previsto la realizzazione della riabilitazione, del nuovo distretto e la RSA, la casa della Salute al distretto di Poggibonsi insieme ai lavori di adeguamento antincendio (che partono a gennaio). Per l’Amiata Senese, tra realizzati e in corso, gli investimenti valgono 12 milioni: chiuso l’ampliamento del presidio ospedaliero di Abbadia, la stessa elisuperficie, attualmente in corso ci sono le opere di riorganizzazione interna ed esterna e previsto l’inserimento della TAC. Sul territorio, realizzate le case della salute di Montalcino e Abbadia, resta l’adeguamento e il completamento di quest’ultimo edificio. Per la zona Senese, invece, sono programmati investimenti per oltre 7 milioni di euro, di cui 5 di recente provenienza statale che ricordiamo essere destinati alla realizzazione dell’hospice e ospedale di comunità a Siena. Rientrano tra le manutenzioni urgenti l’abbattimento delle barriere architettoniche al Poliambulatorio di Pian d’Ovile in cui sarà prevista la Casa della Salute; la messa in sicurezza del padiglione Conolly presso l’ex Ospedale Psichiatrico; l’ampliamento dell’area destinata al SPDC presso l’azienda ospedaliera senese (riferimento per i ricoveri psichiatrici per l’ambito territoriale senese) e l’attivazione della nuova sede operativa del 118 unificata Siena-Grosseto di prossima apertura. In zona Val di Chiana senese, tra realizzati e in corso, ci sono investimenti per un valore di circa 5 milioni di euro. Tra i conclusi l’area critica dell’ospedale di Nottola con il potenziamento della dotazione tecnologica, l’elisuperficie di San Casciano dei Bagni e la casa della salute di Chiusi. Da realizzare la riorganizzazione del pronto soccorso di Nottola, con la realizzazione degli archivi e degli spogliatoi per il personale, la manutenzione straordinaria di Torrita di Siena e da affidare lo studio per il nuovo distretto di Chianciano. Senza investimenti ma come modello organizzativo da consolidare la Casa della Salute a Montepulciano.

“Come dimostrano gli investimenti l’Azienda ha inteso completare e qualificare le strutture ospedaliere e distrettuali presenti in tutto il territorio di competenza – ha commentato Enrico Desideri direttore dell’Ausl Toscana Sud Est. – Anche la rete ospedaliera che oggi abbiamo presentato alla conferenza dei sindaci, va nella direzione di dare risposte appropriate ai cittadini. Tutti gli ospedali presenti verranno valorizzati secondo specifiche caratterizzazioni. In più il modello prevede l’attivazione di reti cliniche nell’ottica della costruzione di relazioni strutturate tra servizi che connettano ed integrino le specialità e le discipline. Quanto presente negli ospedali viene quindi maggiormente qualificato con questo modello che è basato sulla realizzazione di percorsi clinico-assistenziali, e legato alla valorizzazione delle specifiche competenze, in un assetto organizzativo volto alla forte integrazione tra tutte le strutture coinvolte.” Nella rete ospedaliera che coinvolge, si integra e ha come riferimento l’Azienda ospedaliera delle Scotte,  è fondamentale la gestione del percorso diagnostico terapeutico del paziente che viene ottimizzata definendo esattamente il ruolo che il singolo professionista è chiamato a svolgere, adattando maggiormente il sistema delle cure all’effettivo bisogno clinico della persona.

Il modello assistenziale di riferimento per assicurare percorsi integrati è rappresentato da team costituiti da professionisti di diverso ambito professionale e differente disciplina che si aggregano, andando a comporre un’unità formalmente identificata che opera con standard dichiarati in modo da poter assicurare risposte appropriate e tempestive. La facilità di interazione tra i professionisti sarà garantita dalla tecnologia, non ultima la cartella clinica elettronica. Questo permetterà agli specialisti di effettuare prestazioni nei vari ospedali e di condividere in modo interdisciplinare le informazioni cliniche per casi più complessi. Nelle prossime settimane il presidente della conferenza dei sindaci Giacomo Termine incontrerà singolarmente le rappresentanze zonali dei sindaci per presentare più nel dettaglio questo tipo di organizzazione entrando nelle specialità aggiuntive che ogni presidio ospedaliero avrà, molte delle quali già in essere, come ad esempio la chirurgia programmata e ambulatoriale ad Abbadia San Salvatore e la chirurgia di urgenza a Nottola e Campostaggia.

 

 



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