Valentini su udienza. "Un rinvio che avrei preferito evitare. Fiducia nella Magistratura"

Di Redazione | 9 Settembre 2016 alle 20:44

Valentini su udienza. "Un rinvio che avrei preferito evitare. Fiducia nella Magistratura"

Il sindaco Bruno Valentini dopo il rinvio al 18 ottobre dell’udienza preliminare

“Il giudice dell’udienza preliminare ha deciso di rinviare ogni decisione a procedere sui fatti che mi sono contestati, riferiti al periodo nel quale ero sindaco di Monteriggioni. Un rinvio che avrei preferito evitare, perché intendo fare tutto ciò che è in mio potere per chiudere con la necessaria chiarezza ma celermente questa vicenda. Lo devo ai cittadini di Monteriggioni e di Siena perché non permangano dubbi infondati sulle mie azioni di governo. Un rinvio, però, che mi hanno spiegato essere diventato inevitabile viste le numerose eccezioni formali sollevate, tutte necessarie al completo chiarimento dei fatti. Ringrazio comunque il Gup, dottoressa Ilaria Cornetti, per aver individuato una data per la nuova udienza lontana solo poche settimane”. Lo scrive il sindaco Bruno Valentini in un comunicato ufficiale, in cui commenta la decisione del gup Ilaria Cornetti di aggiornare l’udienza preliminare del procedimento che lo vede indagato per falso in atto pubblico in concorso e omessa denuncia per fatti risalenti al 2009 e 2010, quando era sindaco di Monteriggioni. “Continuo a riporre la massima fiducia nella Magistratura e, avendo certezza dell’aver sempre operato nell’interesse esclusivo dei cittadini e del Comune, spero che sia presto dimostrata la mia estraneità ai fatti contestati. Il mestiere di sindaco è complesso, come sanno bene tutti coloro che hanno avuto l’onore e l’onere di ricoprire questa carica. In coscienza, credo di aver operato senza aver commesso alcun reato. Posso dire di aver sempre lavorato e di lavorare con il massimo impegno, con onestà, scrupolosità e nell’interesse esclusivo dei cittadini, creando le condizioni per un forte ed indiscutibile sviluppo di Monteriggioni, anche con importanti risvolti occupazionali. Vorrei che le mie azioni fossero sempre valutate prendendo atto della crescita sociale e culturale della comunità che gli elettori mi avevano affidato, garantendo equità ed eguaglianza di trattamento fra tutti i cittadini”.



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