2° Siena Osteo-Reuma 2023, focus sulle osteoporosi secondarie

Da domani all’11 giugno professionisti provenienti da tutta Italia si confronteranno sui migliori strumenti per inquadrare correttamente i pazienti affetti da tali patologie

Di Redazione | 8 Giugno 2023 alle 20:00

Le malattie del metabolismo osseo e dello scheletro, che sono per prevalenza ed incidenza tra le più comuni patologie dell’età adulta, sono gravate da un’elevata morbilità. Questo il punto di partenza di “Osteo-Reuma 2023”, il secondo congresso organizzato a Siena dal professor Bruno Frediani, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e della Reumatologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Dal 9 all’11 giugno all’Hotel Four Points by Sheraton Siena in Via Antonio Lombardi, 41, vari professionisti provenienti da tutta Italia si confronteranno sui migliori strumenti per inquadrare correttamente i pazienti affetti da tali patologie, tra cui l’osteoporosi, per impostare un adeguato percorso diagnostico e fornire le migliori e più recenti opzioni terapeutiche.

«L’osteoporosi in particolare e le malattie dello scheletro in generale – afferma il professor Bruno Frediani – non devono essere intese come condizioni “a sé stanti”, ma sono spesso in diretto collegamento con numerose altre patologie, sistemiche o dell’apparato muscoloscheletrico. La profonda connessione con tutti gli specialisti coinvolti nella gestione del paziente anziano o “complesso” rappresenta un cardine essenziale per la corretta presa in carico del soggetto affetto da tali patologie».

Le sessioni del congresso si concentreranno sull’osteoporosi collegate a varie specialistiche, come la reumatologia, l’endocrinologia, la gastroenterologia, l’ematologia e l’ortopedia, oltre ad un approfondimento sui vari farmaci utilizzati in questi ambiti.

«La conoscenza delle malattie dello scheletro, prima tra tutti l’osteoporosi, nonché delle migliori opzioni diagnostiche e terapeutiche, – conclude il professor Frediani – deve essere un presidio basilare di tutti i professionisti della salute, sia sul territorio che in ospedale, vista la rilevante incidenza e prevalenza di tali patologie».



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