30 anni dalla strage dei Georgofili a Firenze, l'Italia ricorda le vittime

Alla cerimonia a Firenze ha partecipato il presidente Mattarella, e hanno assistito fra le autorità il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro

Di Redazione | 27 Maggio 2023 alle 22:30

Alle 1.04, orario dell’attentato, Firenze ha ricordato i 30 anni esatti dalla strage mafiosa di via dei Georgofili del 27 maggio 1993, con un cerimonia cui hanno preso parte autorità e centinaia di cittadini. Insieme, in piena notte, hanno raggiunto in corteo il punto dello scoppio dell’autobomba, dove venne posteggiato il Fiorino carico di esplosivo. L’ora è quella della deflagrazione che causò la morte dell’intera famiglia Nencioni – il vigile urbano Fabrizio, la moglie Angela Fiume, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di appena 50 giorni -, più lo studente universitario fuori sede Dario Capolicchio. Un boato tale, come si ricorda ancora oggi, da bloccare le lancette di molti orologi nelle case del centro oltre a impattare con danni irreversibili il patrimonio artistico degli Uffizi e causare altri ingenti danni materiali.

Ci furono, oltre alle vittime, decine di feriti. La deposizione di una corona di alloro nell’ora e nel punto dell’esplosione è stato il momento culminante di giorni di iniziative e di eventi dedicati a questo anniversario e conclusi con la commemorazione di oggi pomeriggio al Palazzo di Giustizia con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sempre in giornata la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione da Roma ha affermato che “nessun fiorentino, nessun italiano, potrà mai dimenticare la strage dei Georgofili.

Così come nessuno potrà mai cancellare dalla memoria quegli anni difficili per la nazione, segnati da altri sanguinosi attentati e stragi. Il governo rivolge il suo pensiero commosso a tutti i famigliari delle vittime e rinnova il suo ringraziamento ai servitori dello Stato che, spesso nell’ombra e tra mille difficoltà, hanno lottato e lottano contro la mafia. E che con il loro instancabile lavoro avvicinano sempre di più il definitivo tramonto della criminalità organizzata”. Alle 1.04 il suono della Martinella, la campana civica fiorentina ha accompagnato un lungo momento di raccoglimento sotto la Torre dei Pulci insieme all’esecuzione del Silenzio. Alla cerimonia hanno assistito fra le autorità il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Un applauso ha poi concluso il ricordo mentre un fascio di luce bianca è stato simbolicamente lanciato in cielo dal basso.

Presenti familiari e parenti delle vittime, esponenti delle istituzioni e della magistratura, e moltissimi cittadini che hanno seguito il corteo, aperto dal Gonfalone della città e partito da piazza della Signoria proprio per raggiungere via dei Georgofili. “Trent’anni – ha detto il sindaco Nardella – segnano un anniversario a cifra tonda che ci spinge a ripercorrere tutto quello che Firenze ha saputo fare da allora come città e anche coi processi che hanno permesso di individuare i responsabili”. Giani, prima della cerimonia ha mostrato una foto che lo ritraeva sul luogo dell’attentato insieme al presidente della società del gas. “Lo chiamai sul posto – ha rievocato Giani, al tempo amministratore comunale – quando si pensava ancora a un guasto alla conduttura del gas, ancora non era chiara la causa dell’esplosione come attentato”.



Articoli correlati

Exit mobile version