Ampugnano sarà usato solo per voli privati

Di Redazione | 2 Maggio 2016 alle 12:15

L’aeroporto di Ampugnano ancora non vola

Il futuro dell’aeroporto di Ampugnano è stato oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare dello scorso 28 aprile da Simone Lorenzetti (Riformisti) e sottoscritta anche da Mauro Marzucchi (Siena Futura).

Il consigliere, sottolineando “l’importanza dello scalo per la città, la sua economia, i lavoratori interessati e i servizi connessi, come quello in ambito sanitario di trasporto degli organi”, ha richiamato la procedura di gara indetta da Enac per la sua gestione e il relativo provvedimento di assegnazione nei confronti della società Sky Services.

“A tutt’oggi – ha detto Lorenzetti – non risulta ancora firmata la convenzione tra Enac e Sky Services in considerazione di un ritardo burocratico nella procedura che ha rallentato il perfezionamento della concessione. Inoltre, si sta facendo strada l’ipotesi che siano incerte la fattibilità e la consistenza economica a sostegno del piano”. Il consigliere ha quindi chiesto all’amministrazione “se è a conoscenza della situazione creatasi e quali iniziative intenda intraprendere per favorire quanto prima la riapertura dell’aeroporto di Ampugnano”.

Il vicesindaco Fulvio Mancuso ha informato che “l’amministrazione ha appreso che Enac, nello scorso mese di novembre 2015, ha emanato il provvedimento di aggiudicazione definitiva della procedura di gara relativa all’affidamento in concessione dell’Aeroporto di Ampugnano. E’ auspicabile che per lo scalo senese si apra una fase di opportunità per l’economia e il turismo del territorio, in una logica che dovrà essere di sostenibilità ambientale e finanziaria. L’aeroporto sarà utilizzato per voli privati e per attività di business aviation, come il servizio di aerotaxi, mentre non potrà essere utilizzato per i voli di linea. Avrà una dimensione modesta sia per tipologia dei velivoli sia per numero di passeggeri”.

Mancuso ha inoltre affermato che Enac, per l’individuazione del concessionario, avrebbe richiesto “un progetto di qualità basato sulle strategie per la valorizzazione e la promozione delle attività aeronautiche di aviazione generale, anche a sostegno della cultura aeronautica e dello sviluppo del territorio. Enac avrebbe richiesto, inoltre, un piano di utilizzo dei beni aeroportuali e un piano degli interventi contenente, tra l’altro, programmi di intervento migliorativo o di recupero degli immobili. Infine, il gestore dovrà praticare politiche tariffarie finalizzate al contenimento dei costi per gli utenti”.

“Abbiamo appreso dalla stampa – ha proseguito – che l’affidamento ufficiale non avrebbe comunque permesso la ripartenza immediata dello scalo aeroportuale senese a causa della mancanza di alcuni passaggi formali e documenti. L’allungamento dei tempi è dovuto soprattutto alla definizione puntuale dei programmi e dei progetti di gestione della struttura che l’affidatario deve concordare con Enac. Sono numerosi i temi che dovranno essere discussi, quali il piano industriale e il reimpiego dei lavoratori della precedente gestione”.

“Nei giorni scorsi – ha concluso il vicesindaco – congiuntamente a Provincia di Siena, Comune di Sovicille e Camera di Commercio, e coinvolgendo per conoscenza l’assessore regionale a Trasporti e Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, abbiamo chiesto al direttore generale dell’Enac, Enrico Quaranta, di poter avere informazioni sull’esito definitivo dell’assegnazione, in considerazione della rilevanza e del valore che l’aeroporto di Ampugnano rappresenta per l’intero territorio”.

Lorenzetti ha giudicato “ampia e dettagliata la risposta” e ha chiesto all’amministrazione di sollecitare “chi di dovere affinché si acceleri la procedura di concessione dell’aeroporto di Ampugnano nell’interesse dello sviluppo economico del territorio senese, senza dimenticare che in passato questo scalo è stato un importante alleato della sanità senese nella lotta vitale dell’abbattimento dei tempi del trasporto degli organi”.



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