Bancomat clonati, operazione dei Carabinieri: arrestato serbo di 34 anni

Di Redazione | 21 Agosto 2018 alle 11:46

Bancomat clonati, operazione dei Carabinieri: arrestato serbo di 34 anni

Fermato domenica in Piazza del Campo: da gennaio 132 le denunce per clonazione di carte, colpiti senesi e turisti

Clonava le carte del bancomat truffando turisti e molti senesi: dopo accurate indagini i carabinieri del Comando senese hanno individuato uno degli autori dei raggiri, un 34enne di nazionalità serba, arrestato domenica mattina mentre piazzava lo skimmer a un bancomat in Piazza del Campo.

L’operazione è stata spiegata nei suoi dettagli oggi in conferenza stampa al comando provinciale dai militari dell’Arma, che hanno snocciolato i dati di un trend criminale che da inizio anno si è intensificato nell’area senese: da gennaio 2018 sono state presentate ben 132 denunce per clonazione di carta bancomat. A essere colpiti normali cittadini ma anche e sopratutto ignari turisti. Sul bancomat  non manomesso veniva posto il cartello fuori servizio, per spingere il cliente ad utilizzare quello invece “marchiato”.

La clonazione, come spiegato dai carabinieri, avviene solitamente attraverso l’utilizzo di piccole apparecchiature “Skimmer”, installate per pochi giorni, anzi spesso per poche ore, presso gli sportelli bancomat. Nel caso dell’arresto del kosovaro di 34 anni, grande aiuto agli inquirenti è stato fornito dall’istituto di credito presso il quale erano stati installati gli apparecchi, ovvero Banca Cras: lo skimmer era stato piazzato il 15 luglio, con uno dei clienti che ricevendo un messaggio dalla banca circa una operazione effettuata senza il consenso ha dato l’allarme. L’istituto ha così visionato le telecamere. Anche altri due episodi hanno interessato la città, non è esclusa una connessione.

Il 34enne, come si apprende dai carabinieri, è arrivato sul suolo italiano tramite sbarco con solo in mano il passaporto, si pensa quindi che il suo arrivo sia dovuto solo per la messa in atto di determinati atti criminosi. Le forze dell’ordine indagano per capire se fa parte di una organizzazione con base fuori dal nostro territorio.

Elena Pianigiani



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