Chiusi, ripristinata la Commissione Archeologica Comunale

Un organo che nasce a Chiusi nel 1860 e che fu protagonista di numerose iniziative di tutela e ricerca sul patrimonio archeologico del territorio comunale tra fine XIX e XX secolo

Di Redazione | 20 Gennaio 2023 alle 9:31

Chiusi, è stato approvato in Consiglio Comunale il regolamento che ripristina la Commissione Archeologica Comunale, un organo che nasce a Chiusi nel 1860 e che fu protagonista di numerose iniziative di tutela e ricerca sul patrimonio archeologico del territorio comunale tra fine XIX e XX secolo. Tra i principali meriti della Commissione, all’interno della quale transitarono eruditi locali e studiosi di chiara fama, vi fu la costituzione nel 1871 della prima raccolta archeologica comunale del Museo civico (che diventerà Museo nazionale dal 1962), la promozione di attività di scavo e la sistemazione delle infrastrutture di accesso alle tombe etrusche e del circuito stradale verso il lago di Chiusi che prese il nome di ‘Passeggiata archeologica’.
 
“La Commissione – dichiara l’assessore alla cultura Mattia Bischeri – rinasce adesso come organo consultivo che potrà dare un efficace supporto agli enti preposti alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico artistico del territorio comunale, promuovendo anche l’attività di divulgazione per accrescere nell’opinione pubblica la conoscenza, la consapevolezza e la partecipazione attiva alla difesa del patrimonio storico-archeologico e artistico. All’interno del comitato tecnico-scientifico, oltre ai funzionari ministeriali attivi nel nostro territorio e i rappresentanti degli istituti e delle associazioni locali del settore, saranno quindi chiamati a collaborare a titolo onorario studiosi e ricercatori di fama nazionale e internazionale, che in questi giorni hanno ricevuto la lettera di nomina del sindaco. La Commissione – prosegue Bischeri – ha l’ambizione di portare in auge ed internazionalizzare il dibattito sull’archeologia dell’antico territorio chiusino nell’ampia accezione territoriale che abbraccia la Val di Chiana senese e la Val d’Orcia delineata dal grande archeologo senese Ranuccio Bianchi Bandinelli, di cui nel 2025 ricorrerà il centenario dalla pubblicazione della sua opera scientifica fondamentale”.


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