Editoria, Rosignoli (PD): “Dalla Regione 200mila euro per la distribuzione carta stampata, salvaguardia pluralismo e democrazia”

Così la consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli commenta l’annuncio del Presidente della regione Eugenio Giani di un finanziamento di 200 mila euro per la distribuzione di quotidiani e carta stampata

Di Redazione | 16 Aprile 2025 alle 19:45

“I giornali locali sono fonte di pluralismo e democrazia, la cui salvaguardia passa da misure come questa, a vantaggio di tutta la società”.
Così la consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli commenta l’annuncio del Presidente della regione Eugenio Giani di un finanziamento di 200 mila euro per la distribuzione di quotidiani e carta stampata all’interno dell’imminente variazione di Bilancio, avvenuto nel corso dell’audizione in Commissione per lo sviluppo delle Aree interne dell’assemblea legislativa toscana.

“Oggi in audizione – prosegue Rosignoli, che è membro della Commissione Aree Interne – abbiamo sentito editori e direttori dei quotidiani che rappresentano con le loro pagine il vissuto di ogni paese della nostra regione. Alimentano il dibattito e la capacità di sviluppo sociale. Con campagne e inchieste o semplicemente dando conto di ciò che succede nei territori. La decisione del distributore di quotidiani e riviste di non svolgere più il servizio nei piccoli comuni avrebbe messo in ulteriore crisi il settore. Far arrivare i giornali solo nelle edicole delle grandi città mina lo stesso lavoro giornalistico con il rischio del venir meno dell’interesse di raccontare quello che succede nei piccoli comuni se nessuno dei loro abitanti potrà trovare in edicola un giornale” sottolinea Rosignoli.

“La grande crisi dell’editoria – aggiunge l’esponente Pd – rischia di far scomparire tutte queste voci della Toscana diffusa: limitare il servizio ai comuni con il maggior numero di vendite è un danno per tutti. Ringrazio il presidente Giani per la sensibilità dimostrata sottolineando che questo intervento è reso possibile grazie a quanto previsto dalla legge sulla Toscana diffusa approvata a gennaio”



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