L’emergenza in Emila Romagna è tutt’altro che terminata e la gravità della situazione ha richiesto l’intervento anche dei Vigili del fuoco di Siena. Il primo gruppo è arrivato nella zona alluvionata il 16 maggio e in questi dieci giorni sono molti i pompieri senesi che si sono alternati per aiutare la popolazione in difficoltà.
“Sono 22 le unità che abbiamo inviato in area emergenziale, 20 in Romagna e 2 in Toscana. In questo momento 3 unità sono ancora fuori” ha detto il comandante dei Vigili del fuoco Bruno de Paola. Una mobilitazione per un’emergenza che ha molto a che fare con il cambiamento climatico, come ha spiegato De Paola:
“Il territorio è fragile perché la meteorologia è cambiata. L’Italia si sta tropicalizzando, ci dobbiamo abituare a eventi intensi e concentrati in poche ore – ha spiegato il comandante -. Se per esempio, come in Emilia Romagna, quello che normalmente pioveva in 6 mesi viene giù in tre giorni è normale che, in zone dove c’è il coinvolgimento dell’uomo, possono nascere problemi. Tutte le infrastrutture sono state realizzate con dati che risalgono agli anni 80 e 90 su studi ancora più datati. Negli ultimi anni il sistema climatico è cambiato, non è più quello che ci ha accompagnato negli scorsi decenni”.
