Erogazioni 2025 Fondazione Mps, disappunto del centrodestra: "La città ha bisogno di uno sforzo straordinario, di una scossa"

Per i commissari e segretari di Fdi, Lega, FI e Udc non bastano i poco meno sette milioni di euro per progetti propri e bandi: "Con un raddoppio delle risorse poste a disposizione dei bandi e il sostegno a strumenti già esistenti e ben funzionanti potremmo realizzare un vero rilancio dell’economia cittadina"

Di Redazione | 1 Novembre 2024 alle 13:00

Insoddisfazione in seno al centrodestra senese per la quantità annunciata di erogazioni da parte di Fondazione Mps in vista del 2025. Ad esprimerla sono Enrico Tucci Commissario FdI Siena, Andrea Corsi Segretario Lega Siena, Sara Pugliese Commissario FI Siena e Alberto Lucioli Commissario UDC Siena. I numeri enunciati nei giorni scorsi per la maggioranza locale non possono bastare, serve, si spiega, “una scossa positiva”, un raddoppio di risorse per rilanciare l’economia cittadina.
“Apprendiamo con disappunto  – spiegano i quattro – che Fondazione MPS, su indicazione della Deputazione Generale, ha deciso di erogare per l’anno 2025 poco meno di sette milioni di euro per progetti propri e bandi, a valere sul territorio, secondo quella continuità che è citata come un mantra del Presidente Rossi e dal Provveditore. Riteniamo che Siena e la sua Fondazione non abbiano bisogno di seguire ricette preconfezionate, ma di una scossa positiva”.
“Il tessuto produttivo cittadino vive una situazione di eccezionale crisi dopo la distruzione di ricchezza perpetrata ai danni della sua comunità. Altro sarebbe stato il tempo dell’eccesso di prudenza e avvedutezza. La nostra città ha oggi bisogno di uno sforzo straordinario di sostegno all’economia – tuonano – in sofferenza anche per le crisi Beko e Paycare. Abbiamo urgente necessità di un forte impegno a favore dell’imprenditoria giovanile e femminile, dello sviluppo di start-up, mettendo a disposizione dei bandi cifre ben più corpose”.
“Va bene sostenere l’Accademia Chigiana e pure TLS, magari non individuandola come un modello virtuoso, ma non ha senso insistere nel rimpinguare un già cospicuo fondo di stabilizzazione o limitare le erogazioni, che sono possibili nell’attuale andamento economico, quando attraverso un raddoppio delle risorse poste a disposizione dei bandi e il sostegno a strumenti già esistenti e ben funzionanti potremmo realizzare un vero rilancio dell’economia cittadina – concludono – quello che dovrebbe essere l’obiettivo di tutti indipendentemente dal colore della giunta che governa la città.”


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