Fusione piccoli Comuni, Cetona dice no

Di Redazione | 16 Febbraio 2016 alle 16:16

Cetona contraria alle fusioni obbligatorie di piccoli Comuni

Cetona respinge le fusioni obbligatorie e ribadisce il massimo impegno per difendere i piccoli Comuni, punti di riferimento fondamentali per le comunità locali e presidi di partecipazione e democrazia sui propri territori.

E’ quanto emerso dal consiglio comunale tenutosi nei giorni scorsi, durante il quale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno già discusso anche in altri Comuni della provincia di Siena.

Il documento sarà inviato a Governo, presidenti di Camera e Senato, Regione Toscana, Consiglio Regionale, Anci, Anci Toscana, Anpdci, Associazione nazionale piccoli Comuni d’Italia, Uncem, Unione nazionale Comuni e Comunità enti montani, Uncem Toscana e altre associazioni delle autonomie.

“Le fusioni di Comuni – afferma il sindaco di Cetona, Eva Barbanera – sono percorsi complessi e su questo tema le comunità locali devono essere coinvolte, sia nella scelta che nell’attuazione. Non devono essere processi imposti dall’alto e non devono esserci trattamenti punitivi per i Comuni che non si fondono, anche se questo, in realtà, si sta già verificando, visto che la legge prevede incentivi economici per i processi di fusione molto più consistenti rispetto a quelli previsti per altri percorsi di aggregazione come le unioni dei Comuni o le convenzioni tra Comuni per svolgere servizi in forma associata”, ha detto ancora il sindaco di Cetona.



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