Indagati i rettori dell'Opera Metropolitana Lorenzoni e Indrizzi

Di Redazione | 6 Ottobre 2017 alle 11:35

Indagati i rettori dell'Opera Metropolitana Lorenzoni e Indrizzi

L’accusa è di aver presentato dichiarazioni dei redditi false per non pagare le tasse

Non c’è pace per l’Opera del Duomo, e dopo lo stato di agitazione dei dipendenti, arriva adesso l’indagine della procura sull’appalto per le attività di valorizzazione del Duomo.

A riportarlo è Il Fatto Quotidiano secondo il quale “la Procura di Siena ha aperto un’indagine sull’affidamento in appalto delle attività di valorizzazione del Duomo di Siena, contratto che gli amministratori di Opera Metropolitana della Cattedrale di Siena Onlus hanno stipulato con Opera Laboratori Fiorentini s.p.a., società che fa parte di Civita, il colosso che gestisce importanti beni culturali presenti sul territorio nazionale (Uffizi, Galleria dell’Accademia, Pompei, Ercolano, Reggia di Caserta alcuni tra i più famosi)”.

L’indagine avrebbe portato ad indagare il precedente ed attuale rettore di Opera Metropolitana Onlus, Mario Lorenzoni e Gian Franco Indrizzi, oltre a Giuseppe Costa, presidente di Opera Laboratori Fiorentini e membro del CdA di Civita Cultura Holding.

Ai tre indagati il sostituto procuratore Antonino Nastasi contesta di aver prodotto, in concorso formale continuato dal periodo di imposta 2011 fino a quello 2016, dichiarazioni dei redditi fraudolente ed infedeli al fine di evadere imposte sui redditi o sul valore aggiunto.

Un’accusa che, se confermata, visti i cinque anni sui quali si sviluppa, potrebbe triplicare la pena più grave e quindi far rischiare agli indagato condanne fino a 18 anni di reclusione. Ed una condanna minerebbe la stabilità patrimoniale sia della senese Opera Metropolitana Onlus, sia della fiorentina Opera Laboratori Fiorentini in quanto i due enti potrebbero essere sottoposti al recupero coattivo delle somme evase.

 

Gian Franco Indrizzi non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, limitandosi a puntualizzare che tutta la vicenda è in mano al suo legale.



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