Maglie storiche e beneficenza: 20 anni di collezionismo in mostra

Il prossimo 5 Giugno il senese Gabriele Voltolini metterà in mostra e in vendita alcune delle bellissime maglie da calcio della sua collezione: il ricavato andrà in beneficienza all'associazione Perla

Di Redazione | 24 Maggio 2022 alle 21:00

Una passione al servizio della beneficenza. Non sono semplici maglie da calcio quelle che il senese Gabriele Voltolini ha raccolto da 20 anni a questa parte coltivando la sua passione per dei veri e propri cimeli storici. La sua collezione è interamente formata da maglie indossate o preparate, quindi a disposizione, del calciatore in questione. Il frutto del lavoro ventennale di Gabriele sarà messo in mostra il 5 giugno per un pomeriggio all’insegna dello sport ma soprattutto della beneficenza.

“L’evento sarà il 5 Giugno dalle 14 alle 19 al palazzetto della Virtus in Piazzetta Don Perucatti – spiega Voltolini – Esporrò la mia collezione e anche maglie che altri collezionisti senesi mi hanno gentilmente concesso. Questo sarà il primo evento, poi alcune maglie saranno in vendita ad offerta libera con una base di partenza intorno ai 50€ e tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’associazione Perla che si occupa di adozioni a distanza nelle Filippine“.

Oltre ad essere in possesso di alcuni pezzi di storia collezionare maglie ti permette di entrare in contatto con storie, aneddoti e persone uniche. Il calcio è una lingua globale che ti consente di dialogare con ogni angolo del mondo. “Ne ho trovata una della Fiorentina usata in Coppa Uefa nel 1986/87 in Portogallo – racconta – La trovò un ragazzo in casa. Era la maglia indossata da Carobbi e scambiata in campo con Francisco Agatao, che giocava nel Benfica”.

In una collezione così vasta è difficile scegliere la migliore. Ma il cuore di Gabriele è diviso tra Firenze e Siena. “Da giovane ho sempre avuto come idolo Batistuta – dice Voltolini – Ho due maglie, una 96/97 e una 99/00 che probabilmente sono quelle a cui sono più legato. Ce ne sono anche altre del Siena, come quella di Candela e tante tante altre”.



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