Montalcino: lutto nel mondo del vino, è scomparsa Francesca Colombini Cinelli

E' stata una delle prime e più intraprendenti produttrici del Brunello. Franceschelli: "Montalcino e l’enologia italiana perdono uno dei loro riferimenti"

Di Redazione | 30 Dicembre 2022 alle 17:00

E’ morta, all’età di 92 anni, nella sua casa di Montalcino Francesca Colombini Cinelli, una delle prime e più intraprendenti produttrici del Brunello e una figura di spicco di tutta l’imprenditoria enologica italiana, pioniera del vino al femminile, come la definisce la figlia, Donatella Cinelli Colombini, che ha dato l’annuncio della morte della madre con un lungo ricordo sul suo blog.

Di antica famiglia senese, era nata a Modena dove il nonno Pio Colombini era rettore dell’università, nella vita ha alternato lunghi soggiorni tra Montalcino, Siena e Firenze. L’annuncio della morte è stato dato dalla figlia, Donatella Cinelli Colombini che ha affidato a un lungo testo sul suo blog il ricordo della madre. Francesca Colombini si è sposata con Fausto Cinelli nell’autunno del 1952. Fu in quegli anni che iniziò a lavorare alla Fattoria dei Barbi, proprietà dei Colombini fin dal 1352, sede dell’omonima azienda fondata nel 1790 dove si produce Brunello dal 1892. La ricerca di alternative all’agricoltura mezzadrile fu un’impresa che Giovanni Colombini, il padre, e Francesca Cinelli Colombini operarono insieme per decenni con fatica, tenacia e creatività. Furono loro a gettare le basi dell’impresa attuale trasformando le piccole attività di cantina, caseificio, salumeria e ristorazione, nel prototipo dell’attuale agricoltura polifunzionale. Giovanni Colombini nel 1938 aprì la prima enoteca pubblica italiana nella Fortezza di Montalcino, sua la prima vendita per corrispondenza negli anni ’30 del vino toscano, sue anche le prime esportazioni di Brunello nei più importanti mercati del mondo a cominciare dagli Stati Uniti. Dopo la morte del marito Fausto Cinelli, nel 1976, Francesca Cinelli Colombini ha guidato la Fattoria dei Barbi da sola per oltre 20 anni. E’ stata protagonista di uno dei primi atti di nascita del ‘turismo del vino’ con l’apertura al pubblica della cantina dei Barbi negli anni ’50. Il passaggio generazionale vede i figli Stefano Cinelli Colombini guidare la Fattoria dei Barbi e Donatella Cinelli Colombini ‘Casato Prime Donne’, sede dell’omonimo premio, a Montalcino, e la Fattoria del Colle a Trequanda, a sua volta fondatrice del Movimento del Turismo del Vino nel 1993.

“Con la scomparsa di Francesca Colombini Cinelli, Montalcino e l’enologia italiana perdono uno dei loro riferimenti. Imprenditrice appassionata, sempre contemporanea e visionaria, ha portato uno straordinario contributo al successo della nostra città. Francesca Colombini, con il suo bagaglio di valori, quali l’amore per la famiglia e per il lavoro, ha saputo dare un impulso decisivo all’affermazione del movimento enologico italiano mantenendo sempre forte il legame con la sua terra. Alla sua famiglia la vicinanza di tutta la nostra comunità”. Così il Senatore e Sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli.



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