Pacciani (Polo Civico Siena): "Whirlpool, Mise convochi tavolo di crisi"

L’intervento di Fabio Pacciani a oltre un mese dalla mobilitazione generale a sostegno dei lavoratori e dall’insediamento del governo

Di Redazione | 26 Novembre 2022 alle 8:30

“Dopo oltre un mese dalla mobilitazione a sostegno dei lavoratori Whirlpool, grazie al corteo organizzato da Fim Cisl, Fiom – Cgil, Uilm e Cobas sullo stabilimento di Viale Toselli è sceso il silenzio. Dalle ultime informazioni raccolte abbiamo appreso che a novembre l’azienda senese è stata chiusa per una settimana, come accaduto anche a settembre. La preoccupazione dei trecento lavoratori Whirlpool continua quindi ad essere grande, in attesa che le promesse fatte prima della campagna elettorale dalle forze politiche si concretizzino, a partire dalla convocazione da parte del Ministero dello sviluppo economico di un tavolo di crisi che veda presenti, oltre alle organizzazioni sindacali, i vertici di Whirlpool, il Comune di Siena e la Regione Toscana”. Con queste parole Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena interviene sulla situazione di grande incertezza relativa al futuro di Whirlpool.

Dopo un mese dall’insediamento del governo il Mise convochi il tavolo di crisi su Whirlpool. “Credo – continua Pacciani – che sia il momento che tutti, forze politiche e istituzioni, passino dalle parole di solidarietà espresse nel corso della manifestazione di ottobre ai fatti. Il governo si è insediato da un mese ed è quindi venuto il momento che tutte le forze politiche insieme al Comune di Siena e alla Regione chiedano, come promesso, la convocazione urgente del tavolo di crisi al ministro Adolfo Urso. É fondamentale che Siena rimanga compatta al fianco dei lavoratori Whirlpool e continui a tenere alta l’attenzione della comunità locale e del governo nazionale”.

Il Comune di Siena promuova un tavolo permanente sulle crisi in atto. “Qualche giorno fa – conclude Fabio Pacciani – Cgil, Cisl e Uil della Toscana hanno sottolineato che l’economia della nostra Regione sta vivendo un forte rallentamento. A Siena purtroppo la situazione non è migliore e il rischio di un nuovo arretramento e di una crisi sociale più difficile di quella che affrontammo nel 2011 è palpabile. In questi mesi purtroppo ho raccolto testimonianze di tanti piccoli e medi imprenditori del commercio e del terziario che arrancano e rischiano di non riuscire a fare fronte ai continui rincari energetici e all’innalzamento dei prezzi delle materie prime dovuti all’inflazione. Credo quindi che sia urgente che il Comune di Siena si faccia promotore, insieme ai sindacati, alla Camera di Commercio e alle associazioni di categoria di un tavolo istituzionale permanente che monitori le situazioni di crisi sia parte attiva nell’agevolare e coordinare tutte le possibili iniziative a sostegno dell’occupazione, dello sviluppo produttivo e della domanda sociale”.



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