Piancastagnaio, il sindaco chiede l'inserimento tra le "scuole sentinella"

A inizio di anno scolastico saranno quasi 3.300 gli studenti destinatari della campagna di testing a campione nelle cosiddette ‘scuole sentinella’ toscane

Di Redazione | 16 Settembre 2021 alle 15:38

“Con la presente sono ufficialmente a chiedere, di concerto con il Dirigente Scolastico, che ha assicurato la propria piena disponibilità, che le S.V. vogliano inserire le scuole elementari e medie di Piancastagnaio fra le cosiddette scuole sentinella, di cui all’articolo del 14 settembre pubblicato da Toscana notizie, Agenzia di Informazione della Giunta Regionale, dove si informa che a inizio di anno scolastico saranno quasi 3.300 gli studenti destinatari della campagna di testing a campione nelle cosiddette ‘scuole sentinella’ (elementari e medie), che sarà attivata nelle prime settimane, in almeno 1 scuola per ciascuna delle 10 province della Toscana”. Con questa lettera il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini ha richiesto nuovamente l’inserimento delle scuole di Piancastagnaio fra le “scuole sentinella” per l’effettuazione di test salivari.

“Come già espresso nella mia precedente lettera aperta – prosegue il primo cittadino – a supporto di tale richiesta ritengo sia utile e doveroso ribadire come il Comune di Piancastagnaio sia stato il primo in Italia ad effettuare screening tramite test salivari molecolari, test effettuati sulla popolazione scolastica in data 23 febbraio 2021 e sulla popolazione produttiva il mese successivo, tanto che lo stesso dott. Agostino Miozzo, ex membro del C.T.S. nonché consulente del Ministro della Pubblica Istruzione Prof. Patrizio Bianchi, in occasione di una intervista rilasciata in data 22 aprile 2021 ha parlato dello studio di un “modello Piancastagnaio” per l’effettuazione di tali tipi di Test a livello nazionale”.

“Giova inoltre far presente come l’aver già effettuato test salivari molecolari sulla popolazione scolastica, tra l’altro con totale e piena soddisfazione di tutte le parti coinvolte, comporti il fatto che sia i ragazzi che i genitori e gli operatori scolastici siano già perfettamente al corrente dei vantaggi e dei metodi per la somministrazione dei tamponi, riducendo così sia i tempi che l’eventualità di possibili resistenze e/o polemiche”.



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